Chiave Genetica 56

Transito della Chiave Genetica 56

DAL 19 AL 24 LUGLIO

OMBRA: Distrazione
La 56ma Chiave Genetica, a livello Ombra, mantiene l’illusione dell’individualità attraverso la distrazione che arriva dai 5 sensi. Ci sono vari tipi di distrazioni, alcune legate alla sopravvivenza, altre materiali e altre addirittura spirituali. Essere distratti ci impedisce di ascoltare noi stessi nel profondo e di connetterci realmente con gli altri per evolvere insieme. Ci sono tanti stimoli ai quali rispondere, oppure non ne sentiamo alcuno. Queste due polarità ci mantengono separati da chi siamo realmente, dalla Vita, e dal perché siamo in questo mondo. Quest’Ombra ci porta ad essere vittime del pensiero di altri, è come un condizionamento ambientale. Per “ambientale” intendiamo i condizionamenti che arrivano attraverso i media, il governo, le tradizioni e dagli insegnamenti dei genitori. Sembra che tutti sappiano ciò che è meglio per noi e noi lo seguiamo. E così ci lasciamo distrarre e ci allontaniamo dai nostri sogni e dai nostri ideali. La distrazione arriva sia dall’esterno che dall’interno. Dall'esterno sono i sensi che ci distraggono in mille modi e noi cediamo, senza farci nessuna domanda. In questo modo, diamo la responsabilità delle situazioni in cui ci troviamo a ciò che di esterno ci ha attratti senza renderci conto che i responsabili siamo solo noi e il nostro atteggiamento nei confronti di ciò che incontriamo sul nostro cammino. Ma siamo in grado di distrarci anche senza essere attratti dal mondo materiale, lo facciamo rimanendo ancorati alle fantasie e totalmente scollegati da quello che sta accadendo realmente. Di una situazione, al massimo vediamo solo ciò che vogliamo vedere, leggendolo attraverso il filtro delle nostre fantasie. La Chiave partner di programmazione della 56ma Chiave è la 60ma Chiave, Ombra della Limitazione. Questa Chiave parla dell’importanza delle strutture e della forma. Alla frequenza Ombra, la 56ma Chiave interpreta le strutture come una distrazione dalle sue fantasie e così difficilmente riuscirà a portare nelle forma i suoi piani. Il Dono della 60ma Chiave è il Realismo, in estrema sintesi possiamo dire che ci aiuta a portare la nostra attenzione al momento presente, ci distrae dalle fantasie e ci fa stare nelle sensazioni e nelle situazioni, così come sono in quel momento. Questo sicuramente ci porta beneficio, ma all’Ombra della 56ma Chiave non piace. È chiaro che se stiamo nelle due frequenze Ombra, ci sentiamo limitati e così ci distraiamo per non sentire la limitazione e il senso di disagio che ne deriva. Così difficilmente riusciremo ad uscire da questo loop. Se ci sentiamo limitati è bene osservare e stare nella limitazione che percepiamo senza proiettarci a fare qualcosa lasciandoci distrarre dalla tv, dal telefono, da un libro, o incolpare qualcuno per come ci sentiamo. Stiamo lì e affrontiamo quel disagio. In questo modo vedremo cosa la nostra mente sta cercando di fare e quali sono gli indizi che ci saranno di aiuto per accedere alle frequenze superiori e alla prosperità.

Ombra Repressiva - Svogliata

Queste persone sentono come un collasso in tutto il loro essere, spirito compreso. Si sentono intorpiditi e di malumore. Spesso questo stato viene associato all’età dell’adolescenza. Perdono di vista le loro aspirazioni, sogni, desideri e si ritrovano a vivere le giornate nella noia perdendo il senso più elevato della loro vita. Spesso hanno lo sguardo triste, spento o addirittura vuoto. Osservare gli schemi e rendersi conto che questo stato è una questione chimica che si scatena nel corpo, può aiutare ad uscirne.

Ombra Reattiva - Sovrastimolata

Queste persone possono mostrare sia una vita intensa esterna, che il suo contrario, magari vivendo tutte le fantasie possibili nella loro mente. Continuano a muoversi, internamente o esternamente per il solo fine di non entrare in contatto con ciò che sentono realmente. Si muovono da un’esperienza ad un’altra perché non sanno come fare a fermarsi. Anche qui la via per uscire da questa situazione è iniziare ad osservare e riconoscere lo schema.

DONO: Arricchimento

Il Dono della 56ma Chiave porta con sé la capacità di distinguere ciò che nutre lo spirito umano da ciò che ci consuma. Per fare questo si apprende l’arte dell’autodisciplina , in modo da non essere più vittime della distrazione. Tutti siamo esposti alla distrazione e probabilmente tutti abbiamo qualcosa a cui non riusciamo a dire di no. Questa Chiave ci insegna che non c’entra la forza di volontà o l’astenersi, ma la capacità dì sapere momento per momento cosa nutre il nostro spirito e cosa no… e non cosa fa piacere ai nostri sensi. È l’arte di distinguere la sottile linea che esiste tra vizio e virtù, tra sregolatezza e responsabilità. Chi manifesta questo Dono non è dipendente nè dagli eccessi nè dalle rinunce, ma trae il massimo dalle esperienze della vita. Questo Dono ama fare esperienza e alle volte questo lo può condurre in situazioni non proprio gradevoli, ma sa molto bene come trarre il meglio anche da queste esperienze. Sa come mettere in pratica ciò che chiamiamo alchimia e trasformare le basse frequenze in frequenze più elevate e al servizio del tutto. Sa come si possono trasformare i problemi in opportunità e lo fa comprendere agli altri attraverso la sua esperienza. L’umorismo è una delle caratteristiche di questo Dono, così come la leggerezza. Questo Dono sa che il piacere risiede al nostro interno e man mano che ne facciamo esperienza, impariamo ad entrare in uno stile di vita meditativo. Vedremo come le distrazioni dei sensi sono dei tentativi di trovare soddisfazione. Man mano che esploriamo questo Dono i nostri sensi si affinano e avremo la possibilità di svilupparne anche altri oltre a quelli che normalmente utilizziamo. La persona con questo Dono sa arricchire la vita degli altri con le esperienze che ha fatto. Avendo imparato l’arte dell’autodisciplina, chi esprime questo Dono, ispira gli altri a provare un modo diverso di assaporare la vita. Si sente quando una persona ama sé stessa e lo fa sapendo equilibrare il divertimento con la serietà, la festa più sfrenata con la capacità di sapersi fermare. Lo possiamo vedere come la capacità di fermare in tempo un comportamento che sta diventando nocivo per il corpo, la mente o lo spirito. Quando ci rispettiamo a tal punto riusciamo a risplendere della nostra fiamma interiore, diventiamo sensuali, emotivi e realmente vivi. Cogliamo la bellezza ovunque, persino dove gli altri vedono monotonia e bruttezza. Da questo spazio il 56mo Dono sa comunicare, intrattenere e attirare l’attenzione delle persone. L’antica arte della narrazione e della creazione dei miti nascono qui. Queste sono storie che arricchiscono la vita della persone e permettono loro di aprire il cuore.

SIDDHI: Ebbrezza

La Siddhi della 56ma si lascia distrarre solo dal Divino. Da questa Siddhi nascono le divinità come Dioniso, Bacco e Pan. Questa Siddhi desidera che l’essere umano faccia esperienza della ricchezza della Vita. Tutto può essere altamente spirituale, anche la parte più decadente della vita. La 56ma Siddhi non chiede rinunce ai beni materiali. Prova ad insegnarci che essere santi o spirituali non ha nulla a che vedere con la rinuncia a qualcosa, ad esempio al piacere dei sensi. La differenza è che non è schiava dei sensi, ma è collegata al divino. Questa Siddhi ci porta in contatto con l’amore traboccante che risiede nel nostro cuore. Ci fa sentire ebbri, ubriachi d’Amore. Spesso chi sta vivendo questa Siddhi ha la capacità di distrarre gli altri da eventuali loro schemi distruttivi. E lo sanno fare perché hanno fatto esperienza dell’Ombra e del Dono, conoscono gli schemi e le leggi che governano gli esseri umani. Sono persone che emanano amore, fortuna e simpatia da ogni poro della pelle. Sono praticamente irresistibili. Possono sembrare un po’ folli ma la vibrazione che esce da loro è inequivocabile. Hanno sempre un sorriso sul volto e raccontano che la vita è fatta per l'amore, la bellezza e il divertimento. Il gioco è tutto qui. La vita è meraviglia e delizia. E non c’è più nulla da imparare, raggiungere o studiare. La vita è meraviglia e divertimento. Questa Siddhi pone fine all’evoluzione. La 56ma Siddhi segue la 55ma. Dopo che ci saremo risvegliati come racconta la 55ma Chiave, non potremo far altro che essere intrattenuti dalla meraviglia della vita. La sua partner di programmazione, la 60ma Siddhi della Giustizia si attiverà più o meno contemporaneamente all'Ebbrezza. Il mondo inizierà a correggere i suoi squilibri, e si frantumerà ciò che è stato convenuto ma che non è più in armonia con il creato. Leggi, scuola, governo e persino la paura della morte cambieranno. Le frequenze del cuore faranno strada ad una nuova umanità.

Esempi pratici:

1. L’azienda per cui lavori ha deciso di regalare a tutti i suoi dipendenti uno speciale retreat di 3 giorni. Il tema è “L’importanza del sentirsi una squadra", ma ci sarà anche uno spazio speciale in cui stare da soli per poter esplorare quello che si sente e poi raccontarlo. Si parte! La mattina del secondo giorno venite portati in posti vari dove potrete essere in solitudine così da procedere con l’esplorazione. Il lavoro più intenso, in realtà, lo stanno facendo le persone che sovrintendevano all'esercizio. Non è stato semplice riportare le persone all’ascolto di sé stesse. C’era chi si distraeva cantando, chi raccogliendo foglie e fiori, chi aveva sete, chi doveva andare al bagno, chi aveva dimenticato di telefonare alla madre, chi sentiva uno strano odore, chi aveva visto un animale pericoloso aggirarsi nei dintorni, chi non aveva compreso l’esercizio e tantissime altre situazioni. Vi state chiedendo quanto durava questo esercizio? Forse immaginate 3 ore di esplorazione di sé… in realtà l'esercizio durava solo 30 minuti…

2. Al mare hai conosciuto una persona che ti sembra arrivare da un altro mondo. Ti sta dicendo in continuazione: “Prova, fidati di quello che senti”. Tu sei cresciuta sentendoti dire che è sbagliato fare tante esperienze e che ci si deve proteggere sempre, a prescindere da quello che sentiamo, perché il nostro “sentire” si sbaglia. L’altra sera eravate a cena sulla spiaggia con altre persone conosciute sul luogo. Ognuno portava qualcosa da mangiare. Hanno portato tantissima frutta, panini, frittate, verdura grigliata, bibite e un meraviglioso dolce mai assaggiato. Infine bagno al chiaro di luna! La tua amica vede che ti stai trattenendo e ti chiede perchè non stai mangiando. Tu serenamente rispondi: perché non si mangia prima di fare il bagno… non si fa. E lei ti chiede se lo hai già sperimentato, e tu le rispondi che no è tutto nuovo e non sai come comportarti. Ti invita a seguire quello che senti con curiosità e gioia… E se poi sto male? Intanto non è detto che starai male e se accadrà avrai imparato qualcosa di te, qualcosa che adesso non sai.

3. Master serale con l’insegnante più rigida che si sia mai vista nel panorama scolastico. Questo è ciò che ti è stato detto. Tema: marketing dal minimal al lusso. Per te è importante imparare questo tema e farlo con la migliore insegnante del settore. Per la prima lezione vi incontrate in classe ma già dalla seconda vi porta in gelateria. Lei parla e voi ascoltate. Quello che dice non ha molto a che fare con le nozioni tecniche che riguardano il marketing. Parla di emozioni, di passione, racconta barzellette e vi da appuntamento alla prossima lezione al cinema. Multisala così ognuno può vedere il film che preferisce. Alla fine del film vi fa raccontare cosa avete visto e vi chiede se vi siete divertiti. Le lezioni di questo master sono 10. Ad ogni lezione vi fa fare un'esperienza diversa. Pian piano iniziate ad adorarla, comprendete che vi sta insegnando economia, ma soprattutto vi sta mostrando cosa vuol dire vivere davvero. Esame finale: preparare una campagna pubblicitaria dalla A alla Z, per il lancio mondiale di un nuovo prodotto. Che sia reale, credibile e che racconti quanto vi siete divertiti a farlo. Ah…ultima cosa, ha inviato il vostro progetto ad un concorso europeo, avete vinto e così farete insieme questa nuova avventura. Nessuno vi aveva mai insegnato qualcosa in questo modo e sicuramente non la dimenticherete mai.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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