Chiave Genetica 12

Transito della Chiave Genetica 12

DAL 13 AL 18 GIUGNO

OMBRA: Vanità

La Chiave 12 rappresenta la terza sfida che l’umanità si trova a dover affrontare prima della totale realizzazione. La parola Vanità spesso mette a disagio le persone e si tende a prenderne le distanze. Se l’Orgoglio si attiva maggiormente quando c’è un pubblico, la Vanità ha una forma più introspettiva e duratura. Ne possiamo trovare traccia consistente anche quando viaggiamo a frequenze elevate. È il primo vizio umano e sarà l’ultimo a mollare la presa su di noi. La 12ma Ombra è l’Amore che proviamo per la nostra unicità vissuto ad una bassa frequenza. Ha a che fare con imparare ad amare sé stessi, ma sarà un’Ombra finché non comprenderemo che amare noi stessi significa amare tutti. Quest’Ombra è coinvolta in tutti i problemi che hanno a che fare con il potere personale, con la possibilità di esprimere appieno sé stessi. Ci spinge a coltivare intelligenza e doti artistiche senza però permetterci di entrare nel cuore. E lo fa perchè ha paura che se agiamo seguendo il cuore perderemo il nostro potere personale. La Chiave 12 ha a che fare con l'espressione del cuore e dell’anima ed è collegata alle emozioni, al respiro, alla tiroide e alla laringe. È la Chiave che permette ai pensieri di tradursi in parole. Ci fa vivere l’illusione che le nostre parole abbiano un potere autonomo. È dal concetto di autonomia che nascono la vanità e l’ego. 

Negli antichi sistemi yoga si dice che la laringe (chakra della gola), e la sfera sessuale fossero collegati. Però ad un certo punto si sono separati, e la laringe si è via via chiusa. Ora è protetta dalla tiroide che che le fa letteralmente da scudo. Il grande segreto della 12ma Ombra è il linguaggio. In quest’Ombra troviamo rappresentato Adamo nell’Eden che mangia la mela e un pezzo gli rimane nella gola, il pomo d’Adamo, il principio maschile della mente che si identifica con le parole, i pensieri e le azioni, mentre la laringe fa provare un senso di potere attraverso il linguaggio. Ci si innamora del suono della propria voce, ma poiché sappiamo che non sono le parole a fare la differenza, ma lo spazio di consapevolezza dalla quale vengono comunicate, anche se la Vanità ci farà scegliere parole splendide, ciò non maschererà la frequenza dalle quale sono partite. La Vanità si estende anche oltre le parole. La Vanità si cela anche in ciò che non viene detto, rimane nascosta tra i pensieri e le emozioni. Se c’è identificazione c’è Vanità. E quindi cosa si può fare con un’Ombra così potente? Nulla. Meglio non pensarci proprio, perchè anche pensare di poter fare qualcosa per eliminarla è Vanità. Fino a quando ci sentiamo una entità separata dagli altri, dalla vita, stiamo camminando affiancati dall’Ombra della Vanità. C’è un antidoto anche per quest’Ombra ed è l’Amore. La Vanità, per quanto intelligenti, belli e virtuosi siamo, ci tiene sempre un po’ lontani dagli altri, quasi volesse difenderci. Più eleviamo lo stato di coscienza, più quest’Ombra che ci fa da scudo, inizia ad assottigliarsi. Più si lavora su di sé, più abbiamo la tendenza a sentirci diversi dagli altri, più puri, più identificati con il sé superiore. E appena vi sentirete così ricordate che il sé inferiore ve ne sarà molto grato perché in realtà si sta rinforzando. Questo è un punto dell’evoluzione personale in cui molti si bloccano, si fermano perché la frequenza è già abbastanza alta e ci si può sentire speciali e saggi. Ma è proprio a questo punto che l’Ombra della Vanità può prendere il sopravvento.

Ombra Repressiva - Elitista

Queste persone tendono a dire di essere d'accordo con gli altri ma in realtà non lo sono. Spesso non commentano, non dicono la loro opinione e preferiscono rimanere in disparte. Sovente li troviamo tra coloro che pensano di essere evoluti spiritualmente, coloro che credono di essere più consapevoli degli altri. Sono orgogliosi della loro diversità o di non appartenere ad alcun sistema o credo. Se non si rendono conto che questo sentire è Vanità, non potranno fare un salto nella Coscienza elevata.

Ombra Reattiva - Malevola

Queste persone, come tutte le nature reattive, si muovono dalla rabbia e questo fa utilizzare loro la Discriminazione, come mezzo per danneggiare gli altri. Se la repressiva tace il suo pensiero, queste persone utilizzano le loro capacità verbali per far provare dolore agli altri. Sono persone che sentono di essere state vittime di qualcosa e quindi reagiscono con malevolenza senza pensare ai danni che le loro parole, o azioni, possono causare. Hanno la capacità di toccare i punti deboli delle persone e ferirle come nessun altro. La loro ostilità può anche non essere predeterminata ma è brutale e li porta comunque verso serie difficoltà.

DONO: Discriminazione

Il Dono della 12ma Chiave ci permette di sapere chi e cosa fa bene alla nostra vita. La Discriminazione mette al servizio della nostra vita,  in modo adeguato, l’energia della Vanità. Lo stimolo ad essere migliori, più puri, viene trasformato in arte (musica, danza, teatro, linguaggio), in Amore. Se la Vanità è l’Amore che provimo per noi stessi, la Discriminazione è l’Amore che proviamo nei confronti di tutto ciò, persone comprese, che ci fa stare bene. Ha a che fare con le emozioni, i sentimenti e la capacità di saperli comunicare in diversi modi. La Discriminazione ci offre la capacità di vedere la bellezza dell’espressione autentica e di riconoscere quando qualcuno o qualcosa non si esprime in modo sincero.  Le persone che vivono il Dono della 12ma Chiave possono vedere oltre le apparenze. Non danno la possibilità a nessuno di mentire, di fingere, o di avere secondi fini senza essere scoperti. Quando incontrano la falsità, avvertono un forte disagio. Per loro l’autenticità è tutto. Hanno profondo rispetto per la purezza. La Discriminazione è attirata dalle alte frequenze e questo fa si che le persone che la vivono, si distinguano dalla massa. Fa parte dell’aspetto del DNA che cerca di raggiungere qualcosa di più puro ed elevato, da qui anche la sua intolleranza verso il compromesso. Questo Dono ha l’abilità di salire sul palcoscenico della vita riuscendo a lasciar scorrere le sue emozioni, comunicandole. Sa comunicare anche le emozioni e i desideri più intimi che vivono nella nostra Anima. Ha doti oratorie, di recitazione, di poesia e artistiche in generale. Non sta mai alla larga da situazioni autentiche nemmeno se sono caotiche. L’Arte e il linguaggio, sono il mezzo con cui poter trascendere le emozioni e toccare i piani più elevati. Il Dono della Discriminazione è impetuoso, struggente e al tempo stesso raffinato. Le persone che portano questo Dono sono spinte dal desiderio del mito del vero amore, la loro anima lo anela. E per questo quando si esprimono da questa frequenza trasmettono l’infinita bellezza e la malinconica intensità di questo desiderio umano. La connessione della 12ma Chiave con la tiroide (regola il metabolismo, l’energia, l’umore e il respiro) e il sistema endocrino la portano ad essere depositaria degli insegnamenti della trasformazione e della morte intesa come movimento simbolico da uno stato di coscienza ad un altro. Queste tematiche sono sempre state trattate nelle più grandi tragedie e commedie di tutte le epoche. È attraverso il pianto o la risata che il corpo altera la chimica organica e il modo in cui respira. 

SIDDHI: Purezza

La Siddhi della 12ma Chiave è la Purezza, può essere compresa solo da una mente elevata in connessione con il  cuore. Qui è il nostro sé superiore ad innamorarsi di sé, mentre nella Vanità era il sé inferiore innamorarsi di sé stesso. La Purezza è il Divino che si innamora di noi. Tutto in noi nella vita, respiro, pensieri, emozioni, azioni, sono rivolte a ciò che i Sufi definiscono innamorarsi dell’Amato, innamorarsi dell’essenza autentica che dimora in noi. Quando questa Siddhi accade si aprono due varchi, uno sopra e uno sotto di noi e si entra nell’Anello dei Segreti. Affinché la Purezza accada avremo bisogno di un cuore puro, ricordando che il cuore è un frammento del Cristallo Divino. Man mano che viene riportato alla luce il suo splendore originario, la Coscienza inizia di ricordarsi di sé stessa attraverso noi. Tutti arriviamo da questo “Cristallo Divino", anche la creatura più malvagia, e questo è il Segreto più intimo dell’Anello dei Segreti. I livelli progressivi di densità da attraversare perché la Coscienza più elevata possa manifestarsi sono intensi. Negli antichi sistemi alchemici, nella tradizione indiana come nella Cabala, la gola è il portale attraverso il quale poter realmente essere e manifestarci. Ci aiuta lasciar andare tutto ciò che abbiamo imparato e ritornare ad essere come dei bambini. Così possiamo essere umani, percepire il divino che dimora in noi ed esprimerlo al di là delle parole. Spesso queste sono persone umili e conducono vite semplici che ai più passano inosservate. Se li incontriamo e siamo aperti all’ascolto possiamo percepire il loro messaggio: la purezza può davvero avere una forma umana. Il cuore, al di là di tutti gli strati di karma, delle paure, dei condizionamenti, contiene la pulsazione di un frammento del Cuore Universale. Quando guardiamo il mondo attraverso la 12ma Siddhi lo vediamo attraverso questo cristallo, ed è tutto ciò che riusciremo a vedere negli altri. Se vediamo delle cose alle quali diamo accezione negativa, questa capacità svanisce. La Purezza nel linguaggio diventa poesia e nel pensiero essenza, e combinandoli insieme otteniamo i codici che permettono di andare oltre il piano mentale. I nomi delle Siddhi sono portali che ci conducono ad un altro livello di frequenza e realtà.  Quando parliamo da questo spazio di amore poetico, possiamo aprire un passaggio nella paura che avvolge il cuore delle persone. Quando è il nostro pensiero ad essere collegato con la Purezza del Cuore Universale è ancora più potente. Un pensiero puro è come una zolletta di zucchero che viene immersa in una tazza di tè. Permea ogni cosa in pochissimo tempo. Così un pensiero puro ci farà sciogliere nell’immensa tazza di tè dell’esistenza, trascendendo la mente e diventando un tutt’uno con essa. Diventare la mente del cuore universale ci farà sentire di essere l’esistenza stessa, di essere la Vita.

Esempi pratici:

  1. Ore 8 del mattino entri in ufficio. Da un po' di tempo ti stai dedicando a delle pratiche di conoscenza di te che ti stanno realmente aiutando a comprendere le cose della vita. Era da qualche anno che sentivi un richiamo verso qualcosa che fosse meno materiale e più spirituale. Unire spirito e materia ti sta realmente conducendo verso delle comprensioni profonde su te stesso e sulla vita. Ti stai prendendo cura di te sotto tanti punti di vista e finalmente inizi davvero a piacerti di più. Pensando a queste cose, ti dirigi verso la sala riunioni e inizi ad incrociare i tuoi colleghi. Dentro di te inizia a chiederti come si fa a parlare, condividere e persino lavorare con persone che evidentemente non hanno la più pallida idea di che cosa sia una frequenza superiore o la consapevolezza?

  2. Passeggiando per le vie della città, incontri le persone che hai conosciuto al corso di teatro che stai frequentando. Sei molto felice di vederli! Vi salutate, vi stringete le mani, vi chiedete come state, e a turno iniziate a raccontare cosa sta accadendo nelle vostre vite. Non comprendi bene cosa stia succedendo, eri davvero contento di averli trovati e adesso senti che vorresti essere in qualsiasi posto tranne che lì con loro. Mentre stai riflettendo su ciò che senti e cerchi di comprendere il perché, vedi arrivare un’altra persona che fa parte del gruppo di teatro. Inizia a raccontare come sta e per magia qualcosa dentro di te cambia, ti senti grato, incantato e felice. Le parole che stai ascoltando ti hanno portato in un altro spazio, ti sembra di ricevere un dono speciale. Ecco con questa persona hai davvero voglia di continuare la conversazione e mentre gli altri vanno a casa tu ti fermi a chiacchierare ancora un po’. Quando arrivi a casa continui a chiederti come mai è accaduto tutto questo e la risposta che arriva mentre sei sotto la doccia,  è che hai sentito che il racconto della collega arrivata per ultima era vero, spontaneo e terribilmente sincero. Adesso è ora di dormire, in realtà manca poco alla sveglia ma ti addormenti con questa bellissima sensazione di aver condiviso qualcosa di vero, di puro che ti ha fatto stare bene. 

  3. Hai sentito parlare di una persona che vive in collina e che si occupa delle sue api. Fa una vita molto tranquilla, per nulla mondana. È giovane, ha circa 30 anni. La scusa per andare li è acquistare del miele puro, prodotto da api che hanno a disposizione una natura pressoché intatta. In realtà sei incuriosito dai racconti che hai sentito in paese. Quando arrivi e lo incontri ti rendi subito conto che le parole che dice, hanno uno strano effetto su di te. Mentre racconta delle sue api e del loro lavoro, questo ti porta uno stato di dolce commozione nel cuore. E così accade con tutte le cose che ti dice e ti spiega. Vedere il mondo attraverso i suoi occhi e sentirlo raccontato dalle sue parole ti fa provare un senso di gratitudine che non avevi mai sentito prima. Gratitudine per cosa? Per tutto. 

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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