Chiave Genetica 40

Transito della Chiave Genetica 40

DAL 28 AGOSTO AL 3 SETTEMBRE

OMBRA: Esaurimento

Quest’Ombra ha a che fare con l’uso corretto o meno del potere della volontà umana. Quando le energie che utilizziamo non sono naturalmente connesse al nucleo del nostro essere, ci esauriamo. Quando non agiamo in maniera fluida, andiamo ad utilizzare le nostre risorse energetiche e le consumiamo. Parliamo anche di Forza di Volontà che, se usata per forzare la nostra vita in una direzione che non va bene per noi, può portare degli scompensi correlati allo stomaco e alla digestione. Ci sono due modi in cui quest’Ombra si manifesta: forzando la nostra volontà o accettando quella degli altri attraverso compromessi. Accettare compromessi non aiuta ad attivare l’energia ma a disperderla facendo così il gioco di quest’Ombra, che conduce all'esaurimento. Il compromesso, cedendo alla volontà altrui senza rispettare la nostra, riduce sia la nostra energia che la nostra autostima. Ad esempio ho bisogno di lavorare ed accetto un compenso molto basso. Anche chi propone il compromesso può essere nell’Ombra della Chiave 40 e anche in questo caso c’è un dispendio energetico che porta al distacco dalla propria umanità. Questi comportamenti conducono ad un senso di solitudine molto forte. Andare contro il nostro flusso naturale o seguire quello tracciato da altri, ci farà sentire soli. Al contrario quando alziamo la nostra frequenza utilizzando in modo corretto la forza di volontà,  vedremo che ciò che prima era solitudine, ora ci fa recuperare energie mettendo sani confini e ci aiuta a trovare alleati corretti permettendoci di creare scambi molto proficui. Un modo per poter far fronte a quest’Ombra è il rilassamento, e chi ha questa Chiave in realtà fa veramente fatica a concedersi un po’ di relax. Rilassandoci si riesce a mantenere il contatto con la propria umanità e il proprio cuore. Quest’Ombra porta in campo la negazione delle emozioni. Quando non ci rendiamo conto di cosa proviamo, lasciamo che la chimica prodotta dalle nostre emozioni ci consumi. Questa chiave ci fa comprendere che siamo solo noi i responsabili della nostra salute a tutti i livelli. Se siamo rilassati, e ad esempio lavoriamo a qualcosa che amiamo utilizzando la nostra energia in modo armonioso, attireremo persone che ci potranno aiutare e saremmo in grado di accogliere il loro aiuto. Al contrario se seguiamo un percorso già deciso e permettiamo ad altri di utilizzare la nostra energia, il supporto verrà a mancare e avremo la sensazione di essere stati tagliati fuori dalla vita. Dicevamo che quest’Ombra ci porta a negare le emozioni, questo fa sì che prima o poi il senso di solitudine che alberga dentro di noi, possa prendere il comando della nostra vita e ci possa portare all’esaurimento fisico, psichico, spirituale ed emozionale. Come sempre osservare sarà il primo passo. Sentire il dolore che abbiamo dentro non piace e lo sappiamo, ma possiamo imparare a prendercene cura. 

Ombra Repressiva - Conciliante

Queste persone non sanno mettere sani confini nella loro vita, non riescono ad opporsi e spesso possono essere manipolate. Mancano di forza di volontà. Negano profondamente i loro bisogni donando sé stessi, sia nelle relazioni che nel lavoro. Spesso si donano proprio a chi non riconosce il loro valore. Riuscire a prendere una posizione in autonomia fa sicuramente migliorare le loro vite.

Ombra Reattiva - Sdegnosa

Queste persone negano la loro rabbia e così facendo la trasformano in disprezzo per gli altri. Sono arroganti e tendono ad utilizzare le debolezze altrui a proprio beneficio. Mantenendo a lungo questo comportamento, creano una certa distanza con l’altro. La tendenza è quella di esaurire le proprie energie senza farsi aiutare da nessuno. All’apparenza in realtà non sembra siano senza energia ma la rabbia inconscia che provano li erode pian piano e si isolano dalle persone pagando un prezzo molto alto.

DONO: Fermezza

Quando riusciamo ad entrare nelle frequenze del Dono, l’Ombra dell’Esaurimento è solo un lontano ricordo e ci rendiamo conto di quanta energia abbiamo a disposizione se ci rispettiamo.
Tutto quello che riguarda questa chiave ha a che fare con i confini. Abbiamo bisogno di imparare a negare alle altre persone l’accesso alla nostra energia: imparare a dire di no. La nostra energia, e il nostro tempo, sono sacri e vanno utilizzati e incanalati nel modo corretto. Anche l’isolamento, in questo caso, diventa un prezioso alleato. Imparare a porre limiti salutari ci porta ad esplorare il dono della Fermezza. È un dono che parla di rilassamento fisico profondo, di comprendere l’equilibrio tra servire il mondo e servire il proprio appagamento. La vera Fermezza è estranea a chi non sa rilassarsi. La parola magica è Relax. Il riposo influisce nel corpo fisico ma il Relax porta i benefici del rilassamento ai corpi sottili. Rilassarsi veramente significa preservare la nostra salute fisica, mentale ed emotiva. Questo è un Dono che sa come si può risparmiare energia a tutti i livelli, e conserva in sé il segreto dell'importanza de  “L’arte perduta del dolce far niente”, il Wu Wei. Qui non c’è sforzo perché nulla viene forzato. La Fermezza dice che la nostra Forza di Volontà è connessa a ciò che stiamo facendo e fluisce senza essere forzata. Si può lavorare intensamente anche senza esaurire le energie perchè vi è la naturale capacità di comprendere quando dire di no. In questo modo arriveranno rispetto e sostegno dagli altri. Il Dono ci permette di mantenere l’integrità dei nostri spazi e accogliere il sostegno degli altri. Queste persone sono molto apprezzate all’interno di gruppi di lavoro proprio per la loro fermezza. Spesso dire un no all’esperienza o persona giusta permette di radicarsi nel proprio sé autentico. Si sente che queste persone sono collegate alla natura, alla vita. Osservandole si nota che questo Dono non permette loro di fare qualcosa o dare le proprie risorse a qualcuno che non sentono in sintonia con loro, perché sanno che quella persona o quella cosa è corretto che trovi il suo posto altrove. Le persone in un primo momento possono offendersi o sentirsi rifiutate ma a lungo andare comprenderanno che quel “NO” molto fermo è stato detto per il bene di tutti. Questo Dono prospera nella solitudine, sentendosi in costante processo creativo. C’è uno stato di pienezza e abbondanza interiore che rende queste persone molto speciali e non si può fare a meno di cercarle. 

SIDDHI: Volontà Divina

Alla frequenza Siddhica, la Fermezza si trasforma in Volontà Divina. Racconta del bisogno dell’Uomo di avere un Dio in cui porre fiducia. Allo stesso tempo questa Siddhi nega questo bisogno. La necessità di credere in un Dio colma la nostra paura di essere soli. La Chiave 40 ci dice che non c’è separazione tra noi e Dio e lo comprendiamo grazie a questa Siddhi. Le persone che entrano in questo stato lo hanno fatto seguendo il sentiero della negazione mistica, cioè seguendo la loro strada senza maestri o insegnanti. Queste persone potrebbero dire che non hanno trovato nessun Dio. Non sono persone molto popolari per le masse, ma la vibrazione che portano è chiara. Utilizzano parole semplici, logiche, penetranti e spesso scioccanti, per aiutare gli altri a fare esperienza del Divino. Ogni essere umano è un aspetto della Volontà Divina ma allo stesso tempo non c’è nulla al di fuori dell’umanità. Possono affermare che è la ricerca di Dio a tenerci lontani da Dio e dicono che le pratiche sacre, le vie della ricerca spirituale sono futili, quasi un vezzo. Tutto questo lo fanno per portare le persone ad accogliere il proprio essere speciali quando si è umani e autentici, senza bisogno di voler essere illuminati e divini. Qui avviene una resa e si può creare lo spazio necessario per sentire la presenza della Coscienza, di Dio. In questa Chiave è celato il mistero del Libero Arbitrio, consapevolezza senza scelta. 

Esempi pratici:

  1.  Ascoltando tutto il team di lavoro che il tuo capo ha radunato per la riunione di inizio lavori, hai compreso che in realtà dovrai fare tutto da solo se vorrai che questo lavoro venga terminato e che abbia il riconoscimento che merita. Perché francamente ti sembrano un gruppo di inetti e incompetenti. Questa volta farai così e sei convinto che andrà bene. La volta scorsa, nel progetto precedente, hai lavorato per tutti, giorno e notte, e nessuno, ma veramente nessuno ti ha dato un po’ di riconoscimento, nemmeno un grazie. Ti dicono sempre che se qualcosa non funziona bisogna cambiare e non fare sempre le stesse cose. E così sia, questa volta farai da solo. Mi sa che hanno intuito qualcosa perchè stanno andando a pranzo e nessuno ti ha chiesto se ci vai anche tu…

  2. Sei stesa sull’amaca che hai messo in giardino e ti stai godendo un po’ di brezza e il silenzio del primo pomeriggio in una giornata estiva. È il tuo giorno libero e hai bisogno di stare da sola e ricaricare le pile. I tuoi amici ti hanno già telefonato due volte per chiederti se vai tu a prendere il regalo per la vostra amica. La festa è domani sera e loro sono tutti occupati. In passato li hai abituati a fare tutto da sola ad ogni festa di compleanno e su loro indicazione, organizzavi e acquistavi il necessario.. Il fatto è che qualcosa dentro di te è cambiato e senti che se non hai energia per fare le cose che ti vengono chieste, o semplicemente non ti va di farle, ed è bene imparare a dire di no. Qualche amico se n’è già andato via dalla tua vita, per questo tuo nuovo atteggiamento, qualcuno è tornato ma soprattutto hai notato che altri si stanno avvicinando. Anche al lavoro è così. Non fai più quello che senti di non voler fare. Per te è una strana sensazione perché hai detto più “no” negli ultimi tre mesi che in tutta la tua vita. Suona nuovamente il telefono. Non hai voglia di parlare, guardi chi è. C’è un messaggio nel gruppo per il regalo. “Se non vai tu non ci sarà il regalo…sappilo”. La tua risposta è: si lo comprendo ma io non me la sento. Incredibilmente non ti senti tesa né in colpa, ma rilassata. E scrivi: che cosa le regaliamo? C’è chi si arrabbia, chi si sente preso in giro e chi collabora. Alla fine decidete che alla vostra amica farebbe piacere un foulard grande di una determinata marca. Una delle persone che si è arrabbiata chiede “e adesso che sappiamo il regalo chi va a prenderlo?”. Il giorno dopo una vostra amica scrive: “un’amica di mia mamma mi ha portato 5 foulard di quelli che piacciono a Giulia, di che colore lo prendiamo? Vi metto le foto”.

  3. Week-end lungo con un’amica ad un seminario sulla spiritualità. Ha un titolo intrigante, fa un po’ il verso ad Indiana Jones, o forse sei tu che lo vedi così. Si chiama “Essere Umani: alla ricerca di ciò che è perduto”. Non hai letto il testo del seminario, ve lo ha suggerito un’amica comune. Arrivate al check-in e si inizia. Dopo un breve cerchio di condivisione la prima cosa che il nostro insegnante dice è: “Spero non siate venuti qui per illuminarvi o sciocchezze simili” e sorride. Silenzio in sala, qualcuno tira fuori la brochure e sembra cercare risposte a questa prima domanda. E continua: “adesso ci alziamo dalla nostra comoda postazione e andiamo a fare colazione”. Le persone, circa 30, sono tutte un po’ confuse, qualcuno dice che ha già fatto colazione e che nel programma non c’era scritto che facevate colazione. Il relatore ribatte: “Ma io non ho fatto colazione e credo che stare un po' insieme al di fuori di questa sala ci aiuterà nel nostro intento.” Una persona alza la mano e chiede: “a questo punto mi potrebbe rinfrescare la memoria, quale è il nostro intento?”.  Risposta: “Tu perché sei venuto qui?”. “Per ritrovare ciò che è andato perduto”. “Bene cominciamo a cercare al bar”. Ed è veramente interessante vedere le diverse, diversissime, reazioni delle persone. C’è chi è arrabbiato o infastidito, chi incuriosito e chi anche divertito. Quasi si sente il rumore delle menti che sono nel caos. La sensazione che hai è che per quanto possa sembrare strano, sa il fatto suo, la sa molto lunga, vuoi proprio vedere cosa accadrà in questi due giorni.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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