Chiave Genetica 30

Transito della Chiave Genetica 30

DAL 13 AL 19 FEBBRAIO

OMBRA: Desiderio

L’Ombra di questa Chiave parla della forza del desiderio indipendentemente dalla sua proiezione nel mondo (desiderio sessuale, cibo, nuove esperienze, fama, amore, ricchezza o illuminazione spirituale etc). Lo scopo del desiderio è quello di spingere gli esseri umani verso l’evoluzione, anche attraverso gli errori commessi. La 30ma Chiave parla di evoluzione attraverso l’esperienza, e non c’è nulla che possiamo evitare, abbiamo bisogno di conoscere la vita in tutte le sue sfumature. Il Desiderio non è al servizio di una singola persona ma attraverso l’esperienza che la persona fa porta un servizio a livello collettivo. Questa Chiave, come altre (ad es. 35 - 41 - 45) ha a che fare con la fame, ma questa è fame di esperienze. Esperienza personale, errori compresi, al servizio del collettivo. La coscienza prima di esprimersi nella forma ha bisogno di conoscerne gli anfratti, da quello più oscuro a quello più delicato. Nel nostro DNA ci sono scritte le istruzioni che fanno parte di un organismo più grande e il desiderio aiuta ad attivare tutti i collegamenti e le esperienze di cui necessitiamo per evolvere. La 30ma Chiave ci programma ad evolvere attraverso l’esperienza e poco conta se questa esperienza ci provoca dei problemi, anzi, possono essere utili per l’evoluzione di altri. Questa Chiave spinge le persone a fare esperienze di tutti i tipi, comprese quelle difficili. Senza i desideri e le emozioni che essi muovono, non ci sarebbe evoluzione. E l’evoluzione è un programma che coinvolge la specie umana collegata alla Terra, a Gaia. La 30ma Chiave è collegata alla 13ma Chiave attraverso l’Anello Codonico della Purificazione. 

Nella frequenza Ombra creano un campo di dissonanza e pessimismo che va comunque provato per poter via via elaborarlo, se volgiamo, purificarlo ed arrivare a frequenze più elevate. Come la 13ma Chiave anche la 30ma ha impatto sul piano emotivo, sul piano astrale. Se guardiamo ampliando la nostra visione, possiamo osservare come gli esseri umani possono essere degli agenti (cavie) dell’evoluzione. Sembra uno scherzo dell'esistenza e per certi versi lo è. Il desiderio è funzionale all’evoluzione della specie, ciò che crea il dolore è il modo in cui lo viviamo, come reagiamo al desiderio stesso. Il desiderio in sé è puro. Siamo progettati per provare desiderio. Ma il ciclo del desiderio è infinito e impariamo ben presto che non ci si accontenta mai. Il desiderio è nelle nostre cellule e la sola cosa che possiamo fare è accoglierlo. Tra l’altro più lo giudichiamo non spirituale più si rinforza. Molte religioni o scuole spirituali, in particolare il Buddhismo, lo hanno giudicato impuro e combattuto. Trattenere i desideri o esprimerli totalmente ci porta comunque alla stessa conclusione che è la sofferenza. Il nome che viene dato a questo esagramma dell’I Ching, è “Fuoco Appiccicoso”… in breve ci dice che anche se soddisfiamo i desideri, ci rimangono attaccati addosso e ci spingono a voler sperimentare ancora. Infatti questa è proprio la missione della 30ma Chiave. Desiderare di trascendere il desiderio è un desiderio e questo ancora una volta ci porta ad un vicolo cieco. Siamo dunque prigionieri del desiderio? In un certo senso sì, ma dato che è uno strumento evolutivo vediamo come farne buon uso.

Ombra Repressiva - Iper-seriosa

Queste persone reprimono ogni desiderio e così si irrigidiscono e inaridiscono sotto tutti i punti di vista, compresa l’energia vitale. Prendono tutto troppo sul serio e non si permettono di sentire e vivere i loro desideri. E così fanno anche con gli altri. La paura che li attanaglia è quella di venire travolti, letteralmente bruciati, dalle emozioni. Il fuoco e la passione li terrorizza. Le emozioni fanno paura perché quando sono autentiche sono inarrestabili e possono portare all’anarchia, ovvero nessun controllo su nulla. Questa è la vera paura della 30ma Ombra.

Ombra Reattiva - Frivola

Queste persone al contrario non seguono nessuna imposizione morale o religiosa che li possa in qualche modo controllare. Spesso vengono osteggiati e questo li porta a seguire ancora di più i loro desideri. In realtà sotto c’è sempre la paura di essere travolti dal desiderio e se prima veniva represso ora viene sfogato per non sentirlo. Ma ovviamente non funziona e spesso, in giovane età, possono realmente venir bruciate dai desideri manifestati ed esauditi nella vita quotidiana. Il desiderio è una forza molto potente ed è bene imparare a sentirlo per poterlo indirizzare nella giusta direzione: la creatività.

DONO: Leggerezza

Parlavamo di desiderio, che in realtà è un paradosso dato che non ha via di uscita. Quindi possiamo arrenderci o cercare di scappare. La nostra mente non ama i paradossi, è stata costruita per risolvere le cose in modo logico. Mentre la nostra consapevolezza sa che proprio nel paradosso c’è verità. Accogliere di “esseri umani”, senza combattere la nostra natura è ciò che ci permette di cambiare la nostra frequenza. La mente prende molto seriamente la vita e desidera comprenderla e soprattutto controllarla. Quando ci rendiamo conto che non funziona in questo modo e ci arrendiamo, le cose iniziano a cambiare. Ovviamente si parla di una resa che non può né essere forzata né simulata. Ed è in questo senso che parliamo di Leggerezza. È una resa totale al nostro essere umani, è accogliere e accettare le prove che la vita ha in serbo per noi e la sofferenza che producono. Un totale atto di fede nei confronti della vita. Accogliere le debolezze, la vulnerabilità e il desiderio non è così semplice per noi che vorremmo essere sempre perfetti. La forza invece consiste nell'accettare i piani della vita e collaborare con lei. Fare questo ci fa entrare nelle frequenze più elevate nelle quali si inizia a percepire il centro che dirige tutto il gioco e sentire le sue frequenze. Avere fiducia e abbandonarsi con presenza, ci permette di vivere la magia della Vita stessa. La Leggerezza è lo strumento che ci permette di vedere il senso del nostro destino e di ciò che ci accade. Quando questo avviene, possiamo anche notare un cambiamento nel copione della nostra vita. Abbiamo compreso che la vita ha un suo copione, più riusciamo a non sentirci vittime ma protagonisti, più riusciamo a vivere prendendo le cose sul serio ma non troppo seriamente. Chi inizia a padroneggiare il Dono della Leggerezza non ha paura delle emozioni. L’essere umano vuole essere Dio senza comprendere che Dio si manifesta attraverso il nostro essere umani. Se riusciamo ad accogliere la nostra umanità, partecipiamo al gioco del tutto. E la nostra storia cambierà copione. Tutto è un gioco e non si può prendere troppo seriamente, perché altrimenti che gioco sarebbe? Possiamo diventare i nostri desideri con tutto il mistero che ciò implica. I desideri sono qui per essere percepiti e alle volte perseguiti e quando vediamo che tutto fa parte del gioco proviamo un gran senso di libertà. Così possiamo vedere il magnetismo di un desiderio e al tempo stesso non esserne schiavi. Un altro tratto della Leggerezza è il senso dell’umorismo. Si attiva la capacità di sorridere di sé stessi. Il senso dell’umorismo del 30mo Dono è sempre compassionevole, non ride di qualcosa o qualcuno, ma ride perché si è semplicemente arreso all’esistenza. Abbiamo tutti il gran desiderio di non provare più sofferenza ed è per questo che spesso iniziamo vari studi o pratiche per liberarcene. Più ci addentriamo nel mistero del desiderio più ci avviciniamo a quel tipo di fuoco che ci aiuta a comprendere che la vera purificazione non è eliminare i desideri ma avere fiducia in essi, esplorarli, sapendo che, sono i desideri che ci impediscono di trascendere la sofferenza, ma abbiamo fiducia che la vita ci condurrà, anche se accogliamo il desiderio, esattamente lì dove siamo diretti.

SIDDHI: Rapimento

Questa Siddhi ha il potere di terrorizzare gli esseri umani. Gli stati estatici in occidente sono visti come qualcosa di molto pericoloso perché non sono controllabili. Sono stati alterati di coscienza ai quali viene data un’accezione negativa. Questi stati devozionali ed estatici vengono spesso associati all’uso di sostanze stupefacenti, non viene minimamente presa in considerazione la possibilità di raggiungerli senza. Sicuramente non è semplice comprende questa Siddhi che parla di bruciare nel fuoco dell’anelito divino. La Siddhi della 30ma Chiave insieme alla sua partner di programmazione la 29ma Chiave, creano un campo di forti mutazioni a livello del sistema endocrino, alterano la chimica del cervello e della ghiandola pineale, e permettono la produzione di ormoni elevati che inducono uno stato di profonda devozione ed estasi. Si può ricevere questa Siddhi solo quando volontariamente entriamo in questo fuoco che distrugge. Questa Siddhi parla di bruciare nell’anelito di entrare in contatto con il Divino. Iniziamo ad essere “il desiderio di noi stessi”, di chi siamo veramente. L’aura di queste persone è considerata pericolosa dalla mente umana, poiché inspiegabile e al tempo stesso palpabile. Cambia chi ci si avvicina, e il loro calore può essere percepito fisicamente. L’onda della loro energia arriva alle persone e può toccare i loro cuori. Possono essere considerati dei folli o essere riconosciuti come ciò che sono… dipende dallo stato di coscienza in cui si trova chi li incontra. Chi ha questa Chiave nel proprio disegno proverà di certo una qualche forma di “fuoco ardente” nella propria vita. Il Rapimento Divino ha lo scopo di purificare il desiderio fino ad eliminarlo perché possa emergere una nuova forma di consapevolezza. Il Rapimento alle basse frequenze è fanatismo ma quando arriva alle alte frequenze si può considerare una vera e propria estasi. Questa Siddhi in realtà è una anomalia genetica utile all’evoluzione e in futuro non esisterà più. La sua partner di programmazione diventerà invece la base su cui poggeranno le relazioni e le comunità umane future.

Esempi pratici:

  1. Forse è un desiderio che molti troverebbero sciocco, ma tu senti che si muove dentro di te che tu lo voglia o no. Vuoi raggiungere risultati che nessuno ha mai raggiunto all’interno della tua azienda. Non ti dà pace né di giorno né di notte. Immagini che appena questo accadrà troverai un po’ di pace e un po' di tranquillità. Il tuo datore di lavoro è molto contento perché vede che questo tuo desiderio sta facendo decollare la sua azienda. Ti ha anche detto che sei la migliore risorsa mai avuta. Ma a te non basta essere definita la migliore risorsa. Vuoi provare un’altra strada, un’altra strategia e appagare il tuo desiderio. Stai pranzando quando una collega ti dice: “ti ricordi che anche quando lavoravamo nell’altra azienda dicevi che una volta portato il prodotto ai vertici delle classifiche di vendita saresti stata felice e non avresti desiderato altro? Ma siamo qui di nuovo con questa storia dei desideri…sembra che non ti passi mai”. Già sembra proprio così.

  2. “Alice ma come fai a stare seduta lì a guardare il disastro che il temporale ha fatto. Avevi messo così tanta passione nel sistemare la casa che adesso è tutta disastrata… stai addirittura sorridendo! Non sei normale, io non ti capisco.” Eh già, anche gli amici più cari alle volte non comprendono come fai a prendere le cose che accadono in questo modo. Come si fa a spiegare che hai “fatto pace” con la Vita, che hai deciso, e non sai nemmeno tu come hai fatto, di seguirla nelle esperienze che decide di fare. Hai deciso che va bene essere con lei ad esplorare tutto ciò che decide di farti sperimentare. Alle volte non è semplice perché ti può portare in esperienze molto dolorose, ma una volta attraversate sono piene di fascino anche se umanamente le consideri un vero disastro. Un piccolo esempio senza addentrarsi in cose tanto serie? Esci di casa per andare a lavorare e, in sequenza, ti mettono una multa, la collega si attribuisce i meriti del tuo lavoro, e quando rientri scopri di non avere le chiavi di casa. Vi chiederete se dopo tutto questo sto ancora sorridendo… si lo sta facendo, in effetti alle volte chiedo un time-out alla Vita :) ma in fondo mi dico: hai visto quante esperienze ho fatto in un giorno solo?!!

  3. “Avete mai provato a dedicarvi totalmente a qualcosa così intensamente da percepire che non esiste nient’altro? Intendo quando si sente che l’Anima e il Corpo sono una cosa sola, totalmente rapiti e fusi nell’esperienza? C’è qualcosa che vi fa sentire ardere di desiderio senza in realtà avere la smania e il bisogno di vederlo soddisfatto?”. Anna quando ha sentito queste parole ha pensato: ma è una domanda vera o uno scherzo? Mi sembra una cosa detta da qualcuno un po’ fuori di testa. Forse assume qualche droga. Anna continua però ad ascoltare il racconto e via via che vengono aggiunti dettagli inizia a sorridere e a pensare che deve essere bellissimo sentirsi così, sentirsi un tutt’uno con quella energia che fa passare in secondo piano tutto il resto. E subito dopo pensa che forse è diventata matta anche lei!

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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