Chiave Genetica 34

Transito della Chiave Genetica 34

DAL 22 AL 27 NOVEMBRE

OMBRA: Impeto
L’Ombra della Chiave 34 ci parla di potere individuale, quello che abbiamo conosciuto come la sopravvivenza del più forte attraverso la forza. Questa Chiave fonda le sue basi nell’epoca in cui sono apparse le prime piante, nell’epoca dei dinosauri e nell’epoca in cui l’essere umano ha iniziato a camminare eretto. Iniziando a camminare eretti, il nostro cervello ha iniziato a svilupparsi in modo diverso dagli altri mammiferi. Oggi anche se abbiamo sviluppato un’intelligenza che ci fa vedere tante altre possibilità, sentiamo ancora l’impulso ad utilizzare la forza per far sì che le cose accadano e se la usiamo alle frequenze basse è una energia che può divenire davvero distruttiva. La Chiave 34 porta con sé la pura spinta di conservazione della vita e non ha coscienza di quello che fa, non se ne preoccupa. Alle volte si rende conto di quello che ha fatto solo dopo averlo agito. Al giorno d’oggi è anche un forte impulso alla competizione, è prepotente, e l’unico suo scopo è sopravvivere. È meccanico. Non è egoismo perché per essere tale c’è bisogno della consapevolezza dell’esistenza degli altri. Qui troviamo la sola spinta alla sopravvivenza. C’è bisogno di ascoltare bene il potere di quest’Ombra perché per sua natura ha la capacità di portare gli esseri umani a compiere atti davvero dannosi per se stessi e per la collettività. Chi ha questa Chiave nel proprio profilo potrebbe notare che le persone intorno a sé spesso si arrabbiano perché non riescono a farsi ascoltare da voi mentre provano a dirvi che vi state comportando in modo che non ha né senso né umanità. La Chiave 34 ha in sè molta inconsapevolezza quindi oltre all’osservazione di voi stessi c’è bisogno di imparare a mettere le vostre energie nella cosa giusta al momento giusto. E senza forzare. Questo è un tema importante perché la 34ma Ombra tende a far accadere le cose senza considerare il flusso della vita ma rispondendo ad una sua personale esigenza. Quest’Ombra fa agire in balia della spinta alla sopravvivenza, una forza primordiale che non guarda ad altro se non a sé stessa. Spesso se incontriamo una persona che si muove da quest’Ombra vedremo che non si ferma, non ascolta il parere dell’altro, nemmeno se sta ricevendo un suggerimento utile per lei. Anzi, potrebbero dimostrare ostilità ed iniziare a lamentarsi, cosa che può realmente sorprendere le persone che le stanno attorno. Osservare cosa accade nelle relazioni può aiutare a comprendere se stiamo provando a forzare una determinata situazione o se stiamo seguendo un flusso naturale. Nel primo caso troveremo sicuramente delle resistenze. Il punto dell’inconsapevolezza, per la Chiave 34 è importante perché questa Chiave è inconsapevole di sé anche le frequenze più elevate. Se guardiamo ad un bambino con questa Chiave possiamo vedere una creatura piena di energia che ha bisogno di libertà, spazio e confini ben delineati per poter crescere in modo armonico e utilizzare la sua energia al meglio. In questo modo arriveranno a comprendere da soli la differenza tra l’Impeto e Forza. L’Impeto ha origine e trae le sue energie dalla mente, mentre la Forza arriva dalla pancia. Avere Fiducia nella forza che arriva dalla nostra pancia è il punto per la Chiave 34.

Ombra Repressiva - Schiva

Queste persone hanno paura del potere e dell’energia che risiede al loro interno e così lasciano che il potere lo esercitino le altre persone o la società in generale.

Per non sentire quella forza lasciano che altri dicano loro come essere, comportarsi e vivere. Spesso si sentono sfiniti e stanchi. Per invertire la rotta e permettere al Dono di fluire, hanno bisogno di liberarsi dalle situazioni in cui si trovano e pian piano riacquistare la loro energia.

Ombra Reattiva - Bulla

Queste persone sono in linea di massima inconsapevoli di manifestarsi con prepotenza e di non avere capacità comunicative. Non si rendono conto di utilizzare la loro spinta vitale per bullizzare le persone. Come conseguenza di tutto questo, quando vengono chiamate al confronto si scatena in loro una furia enorme. Ciò che può portarli fuori da questo loop che spesso gli causa grandi problemi, è trovare un’attività nella quale incanalare la rabbia che sentono e farla diventare fonte di creatività.

DONO: Forza

Questo Dono ci mostra come è sottile la differenza tra Dono e Ombra. Parliamo sempre di un’enorme quantità di energia. È sempre la stessa energia che troviamo nell’Ombra, ma che qui viene utilizzata nel momento corretto per le cose corrette. La forza umana così impiegata, attira sempre riconoscimento a vari livelli. La Forza in questo caso è intesa come capacità di agire in accordo con le forze naturali. Se parliamo della forza fisica parliamo di una attività nella quale ci si impegna intensamente, ma che non abbiamo alcuna resistenza a fare. Il Dono della Chiave 34 non è cosciente di sé, ha un modo molto simile a quello utilizzato dai fiori per attirare le api… consiste nel riuscire a farsi notare in qualche forma.

Negli archetipi, il Dono 34 è l’eroe o l’eroina. Ogni eroe agisce senza sapere che sta compiendo un atto eroico, lo fa e basta. Quando una persona si è comportata in modo eroico e viene lodata, si può sentire a disagio perché dentro di sé sente di essere stata canale di qualcos'altro. Lo ritiene un atto che avrebbero fatto tutti se si fossero trovati al suo posto. Ricordiamo che è un Dono prettamente individuale e quindi la sua manifestazione rimane tale. Sicuramente qualche campione Olimpico che vi torna alla memoria potrebbe avere la Chiave 34. La Maestria e la Sicurezza di Sé (Dono della 20ma Chiave Genetica, partner di programmazione della 34ma Chiave) permettono la manifestazione del movimento umano. Ma questa forza primordiale maestosa la possiamo vedere espressa anche in altri campi e le persone che la portano diventano dei punti di riferimento. Ancor di più oggi data la massa d’Ombra in cui siamo immersi, la vera forza interiore non può non essere vista.

Molte volte abbiamo sentito che c’è una forza che muove le nostre vite, una forza che va ben al di là della nostra comprensione. Siamo noi che possiamo intervenire sul nostro destino o è il destino che ci guida? In realtà sono vere entrambe le affermazioni e gli eroi e le eroine lo sanno molto bene.

SIDDHI: Maestosità

La Siddhi della Chiave 34, come l’Ombra e il Dono, è inconsapevole di sé stessa.

L’Ombra (Impeto) nella sua inconsapevolezza porta distruzione, il Dono (Forza) attira ammirazione e la Maestosità ci parla della bellezza della coscienza nella forma. Questa è una Siddhi molto vicina all’essere umano. Parla dell’Energia Divina che si muove al suo interno. É da questa Siddhi che nasce l’idea che l’essere umano abbia in sé Dio. All’interno dei Miti di tutti i tempi troviamo storie in cui le divinità vengono sulla terra diventando uomini, dimenticando però la loro provenienza. Possiamo quindi dire che l’energia divina si muove e si manifesta nel corpo solo quando non ci facciamo caso, quando non interferiamo con la mente dando etichette varie. Le persone che incarnano questa Siddhi sono portatori di movimenti che incantano.

Dalla Siddhi 34 nascono anche le Arti marziali che parlano di una forza che risiede nel vuoto come il Chi Kung. Chi arriva allo stato Siddhico della Chiave 34 (ricordiamo che accade e non può essere in nessun modo attivato), inizia a comunicare attraverso le proprie azioni e movimenti. Possono essere iniziatori di pratiche sacre. L’opera d’arte di una persona con la Siddhi 34 ha potenza, genio e originalità come nessun'altra. Poiché l’artista Siddhico non ha a cuore il risultato ma l’atto creativo in sé, possiamo rappresentare questo tipo di arte con i mandala dei monaci tibetani: mesi di lavoro donati al vento in pochi minuti. Dopo aver lasciato andare ogni individualità, anche quella più pura, l’energia dell’Universo si manifesta attraverso il corpo e mostra un’altra delle qualità di questa Siddhi che è l'efficienza. La fusione dello Spirito che entra nella materia e porta la sua energia divina. Ci ricorda che la Vita va assecondata, non forzata.

Esempi pratici:

  1. Il lavoro stava iniziando ad ingranare. I tre team all’interno dell’azienda cominciavano a collaborare. È accaduto tutto in un attimo. Il capo dell’azienda ha mandato all’aria tutto il lavoro fatto. Una sfuriata senza precedenti. Per ognuno è stata detta almeno una frase che definire sgradevole è un eufemismo. Crudele come non aveva mai mostrato di essere. Ad un certo momento un collega ha detto: “va bene basta, io mi dimetto" e così a seguire hanno dato le dimissioni quasi tutti. Chi è rimasto è perchè ha paura di non trovare un lavoro o perché al momento è sotto shock. Il tuo capo si rivolge a te e ti dice: “ma perchè se ne vanno?” e tu ti chiedi se ti sta prendendo in giro, ma guardandolo ti rendi conto che è serio che non comprende la portata delle cose che ha detto e del modo in cui lo ha fatto. La motivazione della sua sfuriata è che per raggiungere l’obiettivo bisogna seguire ciecamente le sue direttive e non proporre idee che siano diverse dalle sue. Chissà se riuscirai in qualche modo a rimettere insieme i cocci del team, intanto proverai a parlare con il tuo capo che al momento sembra quello più frastornato di tutti.

  2. Solitamente sono cose che hai letto sul giornale o sentito raccontare ma questa volta la vedi accadere sotto i tuoi occhi. Pomeriggio di relax al mare, c’è molto vento, il mare è mosso e le onde stanno diventando sempre più alte e potenti. Al largo c’è una piccola imbarcazione con tre persone a bordo, ti sembrano due adulti e un bambino. Vicino a te c’è una signora che è palesemente preoccupata. Stai per chiederle se ha bisogno di qualcosa quando vedi che la barca o forse un gommone si ribalta e le persone cadono in mare. Non sai bene come è accaduto, vedi un uomo che si tuffa in mare e si dirige verso la barca, ha un costume con dei fiori, una collana e una corda legata in vita. Li ha riportati a riva tutti e tre. Le persone portate in salvo sono sotto shock. Tutti si congratulano con quell’uomo che timidamente si ritrae e dice che non ha fatto niente di speciale, che non ci sono tante cose da dire. Gli porgi un asciugamano e lo inviti al bar a mangiare qualcosa, ti sorride e annuendo ti segue. Le uniche parole che dice ancora sull’accaduto sono: “il mare si stava increspando, è in questi casi è meglio non uscire in barca perchè la sua forza può essere travolgente, non lo fa apposta, è fatto così”. Già…

  3. In conferenza stampa non ha mai parlato tanto, ha sempre comunicato mentre scivolava, volteggiava e atterrava sul ghiaccio. L’hai vista fare evoluzioni che tu probabilmente nemmeno dopo tre vite di allenamenti potresti fare. Quando entra in pista ha già catturato l’attenzione di tutti e con la sua performance ti ha sempre portata vicino alla grandezza di cui è capace l’essere umano più di un qualsiasi discorso elevato. Non sembra un umano normale, non può esserlo! Eppure per lei e per il suo partner sono le cose più naturali del mondo. Quando le hanno chiesto come fa ad avere il coraggio per eseguire quegli esercizi ha detto: “non ci penso, lo faccio e basta”. Quello che arriva guardandola è che qualcosa di più grande di noi la sta guidando e lei diventa la voce e il corpo di quel “qualcosa”.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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