Chiave Genetica 61

Transito della Chiave Genetica 61

DALL’11 AL 16 GENNNAIO

OMBRA: Psicosi
L’Ombra della 61ma Chiave porta a non vedere le cose come stanno. Spesso chi entra in quest’Ombra non si rende conto di esserci. Non riuscendo a vedere la realtà per com'è veramente, queste persone soffrono di deliri e i loro pensieri seguono un’organizzazione complessa da comprendere. La perdita di contatto con la realtà è la modalità da cui opera quest’Ombra e possiamo farne esperienza tutti in un modo o nell’altro. Nella 61ma Ombra la vera natura della mente è oscurata, mentre la troviamo nella Siddhi della Santità, come una sorta di spazio infinito. La mente cerca se stessa e questo le provoca una sorta di corto circuito e continua a cercare risposte certe alla domanda "perché?". La pressione del "Perché"( che poi si allarga al per come, per chi e così via all’infinito) vissuta nella mente, porta a cercare risposte certe, ma in realtà né il lato destro del cervello (spirituale/religioso) né il lato sinistro (scienza) troveranno la verità. La 61ma Chiave e la sua partner di programmazione, la 62ma Chiave con l’Ombra dell’Intelletto, provano a dare risposte a questo Perchè ma essendo completamente distaccate dalla realtà non troveranno risposte vere. Il loro intento è nobile, cercare la risposta al Perché, ma di fatto è proprio ciò che impedisce di sperimentare, di vivere, la realtà così com’è. Le due Ombre, Psicosi e Intelletto, formano un accoppiamento che si ammanta di misticismo. Va da sé che quando siamo in uno stato di psicosi non possiamo porre fine alla psicosi stessa. Le civiltà antiche chiamavano questa forma di cecità “Velo di Maya, la Grande Illusione”. La vera natura della realtà ha a che fare con le frequenze che attraversano il nostro codice genetico. Così come troviamo in ogni Chiave Genetica le tre frequenze di Ombra Dono e Siddhi, così possiamo “vedere “ la realtà a seconda della frequenze in cui ci troviamo a vivere. Quando ad esempio guardiamo la realtà dalla frequenza del Dono, sicuramente vedremo un reale cambio di prospettiva e inizieremo a vedere il mondo e la sua realtà per la magnificenza che è. Ma quando siamo nella frequenza dell’Ombra, faremo di tutto per liberarci dalla pressione mentale e sicuramente saremo predisposti a seguire chi ci promette la possibilità di trovare quiete nella per la nostra mente. Ad esempio le religioni danno la sensazione di poter liberare la mente da quella terribile pressione e trovare le risposte che sente. Le religioni, o meglio, gli insegnamenti sui quali poi si sono costruite le religioni, non sono il problema. Il problema sorge quando l’Ombra della 61ma Chiave trasforma la Devozione in Adorazione. È da quest’Ombra che deriva il problema dell’adorazione. Adorare conduce sempre alla separazione, crea un confine netto e rigido tra noi e Dio. Mentre la Devozione pian piano unisce, poiché ha in sé l’inizio della possibilità di dissolvere i confini che ci separano dal tutto. Per iniziare a ridurre la pressione di quest’Ombra, c’è bisogno unicamente di entrare in questo stato di psicosi, magari anche attraversando un forte crollo mentale, senza provare a farla sparire con tutti gli strumenti possibili. Possiamo iniziare a vedere di cosa si tratta, prendere in considerazione che non abbiamo tutte le risposte e molti di queste sono in dimensioni che non possono né essere misurate né dimostrate. È un processo che va fatto con calma, senza forzare. Come sempre già contemplare la sua esistenza è un buon punto di partenza. Teniamo in considerazione che la pressione che genera l’Ombra della 61ma Chiave è ciò che alimenta la mente scientifica. Anche qui se ci si ferma alle risposte logiche e quindi chiuse - come vediamo bene nella 63ma Chiave - arriveremo sempre ad uno stallo. Persino nel pensiero scientifico della fisica quantistica non si trovano risposte nella logica ma lasciando aperta la possibilità che esistano livelli che ancora non siamo in grado di misurare. Così facendo via via si può alzare la propria frequenza per utilizzare il Dono della 61ma Chiave, l’Ispirazione.

Ombra Repressiva - Disillusa

Quest’Ombra porta le persone a non farsi domande tipo: io chi sono? perché non tollerano la pressione che ne deriva e quindi preferiscono ignorarla. Così diventano conformiste, imitano gli altri e seguono le risposte già confezionate dalla religione, dalla scuola o dalla scienza. Non amano nemmeno i “Perché”, poiché se dovessero rispondere, dovrebbero abbandonare tutto ciò che credono sia sicuro ed iniziare una strada di esplorazione che non si sa dove possa condurre. Il paradosso è che se non esplorano, per quanto successo possano avere, al loro interno saranno sempre irrequiete e insoddisfatte.

Ombra Reattiva - Fanatica

Queste persone reagiscono diventando ossessionate dalla domanda (Perchè?) e allo stesso tempo sono bloccate e si sentono al sicuro solo utilizzando la struttura (leader - credo - direzione) alla quale sono attaccati. Tutto il resto è una minaccia. Hanno risposte puramente intellettuali e diventano fanatici della loro risposta che ritengono l’unica valida. Profondamente insicuri e arrabbiati, portano nel mondo la loro “verità” emulando l’atteggiamento da missionari, non confrontandosi realmente con la domanda che hanno al loro interno.

DONO: Ispirazione

Questo Dono è molto particolare, è collegato al nostro Respiro Interiore, lo Spiritus, che portiamo nel mondo attraverso la realtà che viviamo quotidianamente. L’I-Ching originale si chiama Verità Interiore. Questa Chiave probabilmente porterà a cercare questa verità all’inizio attraverso discipline, sistemi, maestri, ma ad un certo punto ci saranno momenti in cui vedrete la realtà più vicina a ciò che veramente è, indipendentemente dagli strumenti/conoscenze acquisite.

Può essere che al principio si manifesterà come sporadici lampi che permetteranno la visione della realtà nella sua forma raffinata. Ogni piccolo spiraglio di Ispirazione vi cambia per sempre e cambia anche il corso del destino personale. Il primo, anche se rapido, barlume di Ispirazione vi cambia in modo permanente e modifica il modo in cui opera la vostra consapevolezza. Questo Dono ha molto a che fare con la Creatività che è spesso la via che ci porta ai grandi cambiamenti interiori. La vera Ispirazione può sgretolare alcuni degli aspetti della vostra illusione interiore, e libera un'ondata di energia che fino ad allora era intrappolata nel corpo. La Creatività è lo strumento più importante per far uscire l’umanità dalla psicosi di massa che sta vivendo. Una delle prime cose che attiva è l’uscita dallo stato di vittima. L’Ispirazione non può essere forzata e rimane il tempo necessario, allena alla pazienza e all’accoglienza dei tempi in cui si sente molto vuoto ed è facile cadere in stati depressivi. Man mano che si fa esperienza ci si accorge che l'Ispirazione in realtà permette anche di sostenere lo stato depressivo, continuando ad utilizzare la creatività. Originalità e creatività pressoché infinita e non attaccamento a ciò che si è creato, apre il cuore e la capacità di amare. Il mistero della creazione è inscritto dentro di noi e preme per essere rivelato. Portando lo sguardo al nostro interno possiamo iniziare a vederlo. Chi soggiorna un po’ nel Dono dell’Ispirazione e beneficia di questo flusso infinito di creatività, inizierà a sentire che sta lasciando andare la presa sulla realtà, non sempre si è capaci di lasciar andare ciò che si è creato, ma chi riesce a farlo avrà accesso ad un livello di creatività più elevato. Qui inizia l’avvicinamento al regno divino. E, come dicono alcuni mistici, Dio è pressione. E Dio è all’interno delle nostre cellule. Questo ci porta a dire che la pressione generata dal mistero che siamo pulsa in ogni particella vivente del nostro DNA. L’attività della mente cessa.

SIDDHI: Santità

Quando arriviamo alla Siddhi ci troviamo a contatto con il mistero della Vita stessa. Quando si entra in contatto con il campo energetico che crea questa Siddhi si può sperimentare un immenso e profondo silenzio e l’attività della mente si placa. Qui è dove si trova la verità interiore. Questo luogo nelle varie tradizioni ha tanti nomi, viene chiamato Arca dell’Alleanza, Sancta Sanctorum, Palazzo Celestiale, e in oriente viene descritto come uno stato, samadhi, illuminazione nirvana o altro. Ovviamente questa Siddhi non è nè un luogo nè uno stato ma un’esperienza, in particolare l’esperienza di essere uno con Dio. Ed è qui che la domanda: "perché?" - e a seguire come, chi dove etc - smettono di esistere e fanno pressione nella mente. La pressione in sé rimane e in qualche modo ha bisogno di trovare un suo modo per essere utilizzata, e lo fa essendo filtrata attraverso il plesso solare e la consapevolezza che ne emerge viene portata in ogni angolo di se stessi e intorno a sé. L’essere umano che manifesta questa Siddhi è un canale attraverso il quale si manifesta la pura consapevolezza universale. Chi entra in questo stato viene subito riconosciuto perché emana delle vibrazioni potenti e allo stesso tempo molto facili da sentire. Si ha accesso alla realtà e non si torna indietro. Chi incontra una persona che sta manifestando la Siddhi della Santità, può spaventarsi o rimanerne totalmente affascinato perché avrà la sensazione di aver incontrato un essere ultraterreno e potrebbe anche avere la tentazione di adorarlo. Ma questo è proprio ciò che la 61ma Siddhi non vuole, anzi è qui a fare da specchio per mostrare agli esseri umani la loro propria scintilla divina. Questo dice anche che la presenza di una persona in stato Siddhico di Santità non è garanzia di nulla perchè dipende da come la accoglie chi le è di fronte. La 61ma Siddhi ha anche a che fare con la capacità di poter vivere senza risposte. La vita è un mistero così come lo sono l'illuminazione e la verità interiore. Arrendersi al mistero è ciò che porta questa Siddhi. Questa resa provoca molta esasperazione agli esseri umani. Meglio non pensare a questa Siddhi, accadrà quando e se sarà il tempo. Nel frattempo meglio godersi quello che c’è nel Dono, che è già molto potente e la mente ha qualcosa su cui appoggiarsi. Nei prossimi tempi, secoli, i bambini che nasceranno porteranno questa Siddhi già attiva all’interno delle proprie ossa e la diffonderanno nel pianeta. Incarneranno il mistero della Vita, il potenziale della Vita nella forma, porteranno equilibrio placando il bisogno della mente di trovare la risposta al perché ultimo. Da qui emergerà che, alla fine di tutto, la risposta a quella domanda siamo noi.

Esempi pratici:

  1. Ti stai chiedendo se il tuo collega ti sta facendo un test, se ha assunto qualche sostanza o sta solo scherzando. In realtà non sai darti risposta certa e va bene così, non importa sapere perchè si sta comportando in questo modo, anche se adesso dovrai pensare come rispondere a ciò che ti ha detto. La situazione è la seguente: durante il briefing di lavoro stavi portando l’attenzione su dei punti del discorso del vostro presidente, scritto per la conferenza stampa della prossima settimana, e dicevi che a tuo avviso potrebbero essere modificati un po’ per renderli ancora più efficaci. Il tuo collega, palesemente infastidito e oseresti dire furioso ma freddo, prende la parola e ti dice: “come osi tu mettere in discussione la parola del nostro presidente. Tutto quello che dice e che fa va solamente osservato in assoluto rispetto”. Sei ancora un po’ confusa e così chiedi se si può fare una pausa e riprendere tra 10 minuti. Pausa accordata, confidi ti possa bastare per comprendere come proseguire.

  2. “Le vie del Signore sono infinite" diceva tua madre e su questo eri d’accordo. Ma anche le vie della tua amica Sophie sono infinite. Non c’è momento in cui non stia creando qualcosa o non sappia trovare una risposta o soluzione creativa a ciò che si presenta. Come se al suo interno ci fosse un vero e proprio laboratorio che non cessa mai di creare. Una volta stavate passeggiando e ha detto che si sentiva bloccata nella sua creatività e a te ha fatto sorridere perché quello che lei chiamava blocco per te era solo un respiro un po’ più lungo tra una creazione e l’altra. Sophie è intelligente, originale, pratica e allo stesso tempo spirituale. Trovare soluzioni, risposte o creare le dà gioia e senti che è più forte di lei vivere così, quasi avesse un qualcosa al suo interno che la spinge a cercare e creare cose speciali e utili allo stesso tempo. Difficilmente si scoraggia e questo per te è sempre stato fonte di grande ispirazione.

  3. Ti sei convinta ad andare a prendere il tè con un amico che da tempo ti racconta di aver conosciuto una persona che secondo lui è un santo. Al di là dell’idea che tu ti sei fatta di come potrebbe essere un santo, o una santa, hai deciso di andare e fare questa esperienza. Al contrario di altre volte non ti ha voluto raccontare nulla per non influenzare il tuo sentire. E questo è uno dei motivi che ti hanno convinta ad andare. Quando siete arrivati in una piccola sala da tea, ti rendi conto che la persona di cui ti parlava è il proprietario di questo mini locale di cui si occupa quasi tutto da solo. Ci sono poche persone e dopo qualche minuto viene a chiedervi che cosa desiderate. Ordinate il vostro tè e una fetta di torta. Scambiate due chiacchiere tra voi e ad un certo momento il tuo amico ti chiede se ti va di dirgli cosa stai provando. La tua risposta è semplice, sentita e diretta. Senti una gran pace, come se ogni pensiero o problema o giudizio o altro fosse totalmente scomparso. E non nascondi che è una bella sensazione ma al tempo stesso è un po’ disorientante. E quando ti porta il tè ti guarda e ti sorride ed è come se una forma delicata di amore ti facesse sentire la sacralità della vita, della tua, delle altre persone e persino della fetta di torta che è lì di fronte a te. Un mistero che dubiti potrai svelare.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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