Chiave Genetica 16

Transito della Chiave Genetica 16

DAL 26 MAGGIO AL 1 GIUGNO

OMBRA: Indifferenza

L’Ombra della Chiave 16 è l’Indifferenza, una forza molto potente che ci tiene lontani dalla nostra individualità. Finchè siamo indifferenti non possiamo essere differenti. Siamo indifferenti per paura di uscire dalla nostra zona di comfort , mostrare che agiamo diversamente dagli altri e accogliere il cambiamento. Questa Chiave è legata alla prosperità e all’eccellenza. Ci dice che per prosperare è bene trovare qualcosa in cui si eccelle. Per scoprirlo abbiamo bisogno di avere il coraggio di essere differenti. L’Indifferenza indirizza la nostra energia vitale in cose, situazioni e dettagli che non sono essenziali e in questo modo siamo indifferenti alle cose della vita che contano davvero. La 16ma Chiave è l’espressione collettiva dello stato di salute dell’Umanità. Lo vediamo ad esempio dal fatto che la distribuzione della ricchezza non è armonizzata. L’indifferenza lascia che ancor oggi molte persone senza nemmeno il cibo. Fare qualcosa a riguardo è mettersi in gioco, fare qualcosa di diverso e quest’Ombra lo vuole impedire. Se siamo in balia di quest’Ombra è molto complicato assumersi la responsabilità di agire in modo diverso dagli altri, in particolare quando ci sono persone che ci guardano, anche se fosse per aiutare qualcuno . Il campo energetico dell’Indifferenza è generato dagli esseri umani che non si dedicano a ciò che amano realmente. La paura tiene intrappolato l’essere umano e lo tiene lontano dal far diventare la vita qualcosa di autenticamente e profondamente bello. L'Indifferenza si manifesta in molti modi e trova tantissime scuse. Ad esempio diciamo di non avere tempo, o di non essere ancora pronti (in realtà si è già pronti anche in questo preciso istante), per fare ciò che amiamo. Ci sentiamo e ci mostriamo vittime del tempo in questo caso, ma in realtà è solo una scusa per non prenderci la responsabilità di agire e mostrasi. L’Ombra della Chiave 16 spesso è piena di buone intenzioni, progetti per il futuro del mondo ma è davvero difficile che si metta a fare realmente qualcosa. È l’Ombra del sogno irrealizzabile, dell’illusione che porta a pensare che un giorno, non ora, ma un giorno accadrà qualcosa per far realizzare i nostri sogni, e accadrà anche senza il nostro intervento. Chi è intrappolato in quest’Ombra è senza entusiasmo, che è il nome originale dell I Ching 16. È l’entusiasmo l’antidoto all’Inerzia, ciò che fa uscire dagli schemi dell’Indifferenza. Per poter essere entusiasti c’è bisogno di vivere realmente, nella pratica, le esperienze, non limitarsi a sognarle. C’è un’incapacità di identificarsi con il proprio sogno, e quindi di viverlo e metterlo in pratica. Continuare a fare castelli in aria su come salvare il mondo non è immettere frequenze positive nel mondo, ma rimanere intrappolati in qualcosa che ci farà perdere entusiasmo, vitalità e salute. Se non ci si mette all’opera si rimane come vittime di un incantesimo e non si fa nulla. Si procrastina all’infinito, e si accettano compromessi spinti dalla pressione della mente che inevitabilmente ci causeranno problemi. Qui ci vuole il coraggio di agire, e l’azione ci porterà l’entusiasmo che ci serve per verificare che i sogni si possono realizzare per davvero. La 16 Ombra si aggrappa a schemi, competenze, tecniche e sistemi e non prende in considerazione lo Spirito Umano, ciò che anima quelle strutture. La 16ma Ombra crea esperti mentre la 16ma Siddhi crea maestri. Chi rimane nell’Ombra rinuncia alla Versatilità, rinuncia ad essere speciale, davvero differente.


Ombra Repressiva - Credulona

Queste persone reprimono la loro indifferenza che si manifesta come credulità e diventano le vittime preferite della propaganda di massa. Potremmo sentirle dire cose del tipo “ma se lo ha detto il governo deve essere per forza vero”. Questo atteggiamento permette loro di non assumersi la responsabilità della loro indifferenza. Si sentono deboli e impotenti e credono che non si possa far nulla per cambiare le cose.

Ombra Reattiva - Menzognera

Queste persone celano la loro paura dietro alle strutture, i sistemi e le tecniche. Si identificano con le strutture a tal punto da costruire mura mentali, barriere il più alte possibili per tenere fuori il mondo. La loro ‘credulità’ è più un’autosuggestione. Covano una rabbia molto profonda, ben lontana dall’indifferenza, e se non riescono a vedere il gioco dell’auto illusione, tutta quella rabbia si riverserà nelle loro vite.

DONO: Versatilità

Il Dono della 16ma Chiave ha a che fare con l’apprendimento di tecniche e di capacità per poi trascenderle e mettere al servizio i propri talenti nel preciso istante in cui è necessario. Queste capacità/talenti, sono la via che  ci fa sentire che esiste uno scopo più alto. Lasciarsi assorbire da ciò che si sta apprendendo è il modo più rapido per imparare qualcosa e poi riuscire a trascenderla. Come per esempio quando si suona uno strumento. Dopo anni di studio della tecnica si impara a trascenderla. Chi vive il Dono della Versatilità riesce ad utilizzare al meglio una capacità senza identificarsi unicamente con essa ed è così che diventa un talento. E il talento ci aiuta ad entrare in un mondo completamente nuovo. Si possono utilizzare le competenze ma con uno spirito molto diverso. Riusciamo ad utilizzare diverse capacità e strumenti che sono necessari per migliorare situazioni che riguardano l'umanità, mettendoci al servizio del tutto, della vita. Ricordiamo che la Versatilità è nutrita dall'entusiasmo, la sensazione di fare qualcosa di piacevole ma al contempo utile a migliorare la vita degli altri. A questo punto accade qualcosa di incredibile e chi ha il 16mo Dono può collegarsi al campo morfogenetico e può attingere ad uno dei 64 Doni disponibili, quello che maggiormente serve in quel preciso istante. L'esagramma 16 è correlato alle arti. La versatilità ci dice che le arti sono tutte intercambiabili, il nostro genio è versatile. Se prendiamo in considerazione Leonardo da Vinci vediamo esattamente cosa significa la versatilità: scienza e arte, correlate insieme per uno scopo superiore. Difficilmente il vero genio si dedica ad una sola cosa. Una caratteristica di questo Dono è che crea un campo energetico di coscienza altamente efficiente. Questo Dono ci aiuterà a rispettare le creature e il pianeta ed essere efficienti senza nuocere a qualcosa o a qualcuno. È collegato alla sostenibilità, all’utilizzo di più cose contemporaneamente per non depredare e consumare tutte le risorse. Questo sistema si può utilizzare in tutti campi, tutto può essere più sostenibile, dalla finanza all’energia passando per l’apicoltura. Questo Dono è efficiente ed elimina gli sprechi utilizzando il riciclo. Il suo obiettivo è quello di attivare la prosperità, che in sintesi è costituita da persone che seguono il loro genio e collaborano tra di loro attivamente.

SIDDHI: Maestria

La Siddhi della Maestria si esprime di rado nel  mondo. Il genio umano si esprime in tutte le sue manifestazioni, dall'arte alla scienza e attiva le matrici della Maestria in tutti i campi d’azione dell’essere umano. Questa Siddhi garantisce l'accesso a tutte le conoscenze utili per poter fare ogni cosa all'eccellenza. Dalla sonata del pianoforte più complicata alla ricerca scientifica più avanzata, anche se non abbiamo mai imparato a suonare o studiato scienze. 
Questa Siddhi ha una connessione con la Siddhi della 35ma Chiave, l’Immensità. Il suo scopo è espandere la prospettiva umana sul fatto che nulla è impossibile se la mente non si mette in mezzo. In questa Siddhi si arriva ad una specie di Versatilità Cosmica e la nostra vita si disvela assecondando le predisposizioni genetiche. Ritorniamo all’Entusiasmo, il cui significato è lasciarsi possedere dal respiro di Dio. Se le correnti divine si riversano negli esseri umani la vita si manifesta con entusiasmo manifestando Maestria sulla creazione. Facendo miracoli. Miracoli atti a servire il Tutto, con il potere di sottrarre gli esseri umani dall’indifferenza.

Esempi pratici:

  1. Durante una riunione di lavoro, uno dei tuoi colleghi inizia a raccontare del suo ultimo viaggio. Ha visitato un paese molto bello a livello paesaggistico, ma con parecchie difficoltà per accedere all’acqua potabile. Sono stati fatti parecchi passi avanti sia con l’istruzione che con il lavoro ma il punto delicato rimane l’acqua. Sta organizzando un gruppo di volontari per poter creare dei pozzi accessibili a tutta la comunità. Ti chiede se ne vuoi far parte. Dentro di te senti che non ti interessa, non sai nemmeno tu perché ma non te ne importa nulla. Invece di dirlo apertamente inizi ad argomentare dicendo che siete in pochi e non potrete fare meglio di chi ci ha già sicuramente provato, che potrebbero esserci troppe difficoltà burocratiche, che non siete preparati a sufficienza…e mentre parli è palpabile come l'entusiasmo che c’era nella sala si stia via via affievolendo.

  2. La tua vicina di casa sta per andare a vivere in un’altra città ed è molto preoccupata per l’organizzazione del trasloco dato che il marito è già nella loro nuova città e ha turni di lavoro che non gli lasciano tempo libero. Ha anche due bambini ed è davvero disperata. Così un pomeriggio la inviti a casa tua e, foglio di carta alla mano, le organizzi in men che non si dica un trasloco che sembra una passeggiata e un divertimento. Organizzi il tempo dei bambini, l’agenzia di trasloco, il riciclo delle cose che non le servono più, la spedizione dei mobili e perfino una festa d’addio. Alla fine ti guarda e ti dice che hai un sacco di abilità e che non sapeva che tu facessi questo di lavoro…ma tu non fai questo di lavoro, tu fai altro… ma se serve sai farlo e pure bene.

  3. Un giorno, passeggiando per le vie della città in cui ti trovi per lavoro, incroci un ragazzo che sta suonando il violino. La musica che senti è una melodia splendida, armoniosa dolce e penetrante allo stesso tempo. Ti fermi e lo ascolti. Alla fine del brano gli chiedi dove ha studiato musica e lui ti risponde che non lo hai mai fatto. A quel punto ti incuriosisci e gli chiedi se mangia un panino con te al bar di fronte. E parlando gli dici che ti sarebbe sempre piaciuto suonare uno strumento e disegnare ma che non ne sei capace. Così lui ti chiede se hai una matita o una penna e inizia a disegnare e ti chiede: intendi questo per disegnare? Sei abbastanza colpito perché ti dice che non ha preso lezioni nemmeno di disegno. Gli chiedi se ha un lavoro e ti risponde che lo aveva,  ma non avendo un titolo di studio per fare il direttore d'orchestra lo hanno mandato via. Ora devi rientrare al lavoro ma vi date appuntamento per il giorno successivo. Il ragazzo ti sorride e ti dice: domani chiedimi qualcos’altro e vediamo se saprò fare anche quello. Sei un po’ sbalordito ma in fondo sai che sta dicendo la verità.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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