Chiave Genetica 20

Transito della Chiave Genetica 20

DAL 20 AL 26 MAGGIO

OMBRA: Superficialità

Il linguaggio della 20ma Chiave e delle sue frequenze è esistenziale. Riguarda quanto in profondità la Coscienza è in grado di incarnarsi nella forma umana. Ha a che fare con la quantità di Coscienza che si può esprimere in un essere umano. La 20ma Ombra tiene lontani gli esseri umani dall’informazione relativa alla vita stessa, impedendo loro di entrare totalmente. Quest’Ombra ci porta a rimanere ai bordi della vita e ci induce a pensare che sia colpa nostra, che stiamo sbagliando qualcosa. Corrisponde ad un aspetto molto antico del nostro DNA, che troviamo anche nel DNA degli insetti e che ci porta ad alcuni incredibili parallelismi. Se guardiamo gli insetti vediamo come sono sempre molto indaffarati, dato che il loro periodo vitale è breve, esplicano le funzioni vitali base legate alla sopravvivenza. Più andiamo indietro nella linea della nostra evoluzione, più troveremo come i nostri comportamenti erano mirati alla sopravvivenza, alla possibilità di continuare ad esistere. Con lo sviluppo della neocorteccia abbiamo iniziato a coltivare tutta una serie di capacità cognitive. Ecco però insorgere uno dei problemi più grandi che viviamo: nel momento in cui iniziamo a pensare ci allontaniamo dal presente, dal qui e ora. La mente, anche se geniale, pensa in modo lineare e all’interno di una cornice che è il tempo. Va da sè che più ci lasciamo governare dal nostro pensiero, meno la coscienza riesce ad operare alle sue massime capacità. La Superficialità ci porta a vivere dentro un quadro fatto di false illusioni create dalle mente. Ad esempio quando diciamo che ‘una volta’ si viveva meglio, stiamo creando una realtà che non corrisponde esattamente a come stavano le cose e forse se ci riflettiamo bene, troviamo che i vecchi tempi non erano poi così belli come li crediamo. Se andiamo a vedere la coscienza, l’etica e se vogliamo anche la morale erano molto diverse da quelle di oggi, molto meno raffinate, più barbare. L’evoluzione porta ad un miglioramento anche se la nostra mente non lo vuole vedere. La nostra consapevolezza in realtà è un mix tra antichi istinti, pensiero razionale e spiritualità olistica, anche se la spiritualità ancora non si è totalmente manifestata. Questa nostalgia del tempo che fu è in realtà la nostalgia di quella memoria inscritta nel nostro DNA riguardante una sorta di "Eden". Un qualche evento molto potente ci ha portato ad una trasformazione radicale nel DNA e ci ha indirizzati a vivere nell’intelletto. Nella Chiave 55 è ben spiegato come siamo passati da quel tipo di consapevolezza all’intelletto dei giorni nostri. Ci siamo allontanati dalla natura, anche se è in realtà non è proprio così, stiamo sperimentando la fase intellettuale per poter ritornare a sentirci un tutt’uno con la vita nella sua interezza, ma in modo consapevole. La mente è una barriera per la Coscienza e così ha bisogno di farne esperienza. Sembra un controsenso ma a livello Ombra l’unico momento in cui l’essere umano si sente un tutt’uno con la vita è quando sta facendo qualcosa. Anche se in realtà ci tiene lontani dalla presenza. Siamo programmati per essere costantemente impegnati. Ma quando questo essere impegnati è scollegato dalla consapevolezza diventa distruttivo e chi ne paga le conseguenze è l’ambiente che ci circonda. Essere impegnati nel fare senza presenza, senza consapevolezza, in realtà è essere assenti. Questo fare meccanico è ciò che ci accomuna agli insetti. La partner di programmazione della 20ma Chiave è la 34ma, che nell’Ombra parla di Impeto e si muove nell’assenza di consapevolezza. Quando il fare, l’essere impegnati arriverà dal cuore, dalla pancia e non dalla mente, o dalla loro collaborazione, ci saranno azioni rette, come diceva Buddha. E così ci sarà la vera collaborazione in armonia, di tutti con il tutto. In questa fase evolutiva, l’essere umano sarà sempre simile agli insetti ma a quelli più evoluti, ad esempio le api e le formiche, e la Coscienza si esprimerà attraverso ognuno per formare un tutto.

Ombra Repressiva - Assente

Queste persone sembrano distanti e se li guardiamo negli occhi sono probabilmente fissi… è come se guardassero altrove. La paura che li attanaglia li separa dalla coscienza, li congela. Li allontana dal corpo. È una specie di ritiro della Coscienza dalla vita, e spesso si può manifestare a fasi alterne, dipende da che pensieri sta facendo la mente. Primo passo necessario è riconoscere di essere in questo stato.

Ombra Reattiva - Frenetica

Queste persone cercano di tradurre la paura in attività. Quindi vedremo persone in costante movimento, egocentriche e spinte continuamente dalla mente a fare qualcosa. Il loro modo di vivere è frenetico. Non ci sono spazi per le pause. Osservare che le loro azioni partono da una pressione mentale, è il primo passo per poter accedere al Dono. 

DONO: Sicurezza di Sé

Il Dono della 20ma Chiave si manifesta quando impariamo a togliere alla mente il potere decisionale. Non ci sono tecniche che portano a questo Dono, la vita attraverso le esperienze ci spinge a mollare il controllo. Quando manifestiamo questo Dono stiamo manifestando una frequenza che fa presagire un alto elevato livello di consapevolezza spirituale. Si impara che le decisioni, quando vibriamo ad un livello di frequenze più elevate, vengono prese sul momento e non decise a tavolino facendo supposizioni. Si può tracciare un piano d’azione ma quando c’è da prendere la decisione lo facciamo nell’immediato. La 20ma Chiave è anch’essa parte dell’Anello Codonico della Vita e della Morte. Ci da le chiavi per una vera vita felice. Questa Chiave ci può aiutare a creare un ambiente in cui i bambini possano diventare adulti felici, consapevoli e in salute. Per aiutare un bambino a sviluppare la sicurezza di sé è necessario offrirgli modelli di: altruismo (27ma Chiave), distacco dall’aspettativa (Chiave 42), incoraggiamento all’inventiva (Chiave 24) e all’innovazione (Chiave 3), e soprattutto semplicità (Chiave 23). Queste 5 qualità possono guidare la filosofia genitoriale. Quando un bambino trova un ambiente in cui i genitori si sentono tranquilli e sicuri di sé, riesce ad esprimere i suoi punti di forza unici, incoraggiato dalla Forza che è il Dono della partner di programmazione la 34ma Chiave. Quando un bambino può crescere in un ambiente costituito da adulti sicuri di loro stessi ha tutte le possibilità per sentirsi sicuro e imparare la fiducia nella vita. Il campo energetico che crea l’integrità, l’apertura e il rilassamento di adulti che seguono la “retta azione”, costituisce una base speciale per lo sviluppo dei bambini. In questo clima si riesce ad imparare la fiducia nella vita. Pazienza, fiducia e resa sono le qualità che aiutano a coltivare questo Dono. Anche questa Chiave ci ricorda l’importanza della leggerezza e del sorriso. E questo permette di sentirci collegati con qualcosa di più grande che veglia su di noi. Magari li chiameremo spiriti guida, angeli custodi o i nostri cari che non ci sono più sulla Terra. La sicurezza di sé è la nostra vera natura che emerge perché c’è più spazio per la Coscienza nel nostro corpo fisico. Il Dono di questa Chiave prepara il terreno alla mutazione che porta la 55ma Chiave e apre le porte ad un nuovo livello di Consapevolezza. La Sicurezza di sè arriva quando smettiamo di essere vittime della nostra mente. Vedremo come la nostra capacità di osservare la nostra mente aumenterà senza però farci rimanere intrappolati. Possiamo chiamarlo uno stato di consapevolezza meditativa. Più ne facciamo esperienza più sentiamo che c’è una forza che ci sostiene e che ci permette di sentire che andrà tutto bene. Questo ci condurrà a sentire di non aver bisogno di controllare la vita. Il nuovo centro di consapevolezza che in oriente viene definito Hara, è il punto da cui partirà ogni nostra manifestazione, ed è un luogo di resa, non di azione. Li risiede un potere femminile universale e sconfinato. Pazienza, fiducia e resa. Nessuna di queste tre parole corrisponde ad una tecnica. Praticando questi tre atteggiamenti (stati), comprenderemo che ogni cosa viene a noi e non la dobbiamo rincorrere. È il principio della pigrizia divina, il vero rilassamento interiore che ci porta in contatto con la vita.

SIDDHI: Presenza

La Siddhi della Presenza corrisponde alla Presenza del Divino che si manifesta attraverso lo strumento umano. La Pura Coscienza scorre nella persona facendo tacere l’attività mentale e portando la persona in un eterno momento presente. Tutto ciò che ci circonda prende un’altra dimensione, e in quel momento possiamo riconoscere come la mente ci tenga ad un livello molto superficiale della vita. Vediamo come la Presenza è Onnipresenza, è ovunque, che sia una foglia, un sasso o qualsiasi altra creatura. Il tempo si dissolve, si amplifica e trascende. Chi incarna questa Siddhi può anche trascorrere del tempo, anche giorni, seduto senza fare nulla e avere l'impressione che non sia passato neanche un minuto. Ogni volta che proviamo un dejà-vu stiamo in realtà provando un momento di Presenza autentica, passato e futuro sono trascesi e anche amplificati. Il respiro si allunga e dona una nuova morbidezza a tutto il corpo.

Questa Siddhi quando si manifesta offre una sensazione di agiatezza silenziosa e rilassata. La tensione si scioglie e lo sguardo di chi sta provando questo stato Siddhico diventa più morbido. Quando una persona ne fa esperienza, ha difficoltà a mantenere la sua vita uguale a prima. Oppure ci riesce ma da uno spazio totalmente diverso. Sente solo la Presenza e tutto il resto perde l’importanza che aveva. Non sente più nemmeno ne la fame né la sete. Questa Siddhi permetterà all'umanità di sentirsi a suo agio nel mondo. Il suono che la rappresenta è l’OM.

Esempi pratici:

  1. Durante una riunione di lavoro, uno dei tuoi colleghi inizia a fare una carrellata della storia dell’azienda. Parte dalla situazione presente che definisce complessa, difficile e con un futuro incerto, fino ad arrivare ai giorni della sua creazione definendoli epici, collaborativi entusiasti, irripetibili. Tu non c’eri alla nascita dell’azienda, sei arrivato da poco, ma inizi a pensare che quei bei tempi non torneranno più. Ti accorgi che le idee che avevi immaginato per portare nuovamente l’azienda riconosciuta nel mercato, ti sembrano irrealizzabili e inutili. È uno shock per te. Quel racconto con esaltazione dei tempi passati ti ha totalmente travolto e portato a credere che non ci sono più possibilità di miglioramento. Ma dentro di te c’è un'intelligenza che ti sta sussurrando di fare una pausa, di respirare un po’ e di riprendere in considerazione le tue intuizioni.

  2. I tuoi più cari amici hanno deciso di trovarsi per una cena a casa tua. La tua mente inizia a fare strane congetture sul perché e per come hanno scelto di trovarsi da te, ma tu conosci bene la tua mente e quindi dopo un bel respiro, o forse una serie di respiri, inizi ad ascoltare quell'apertura che senti arrivare da un luogo speciale che si trova più vicino alla pancia che alla testa. Senti emergere un sorriso al pensiero di avere i tuoi amici da te e anche la sensazione che sarà una bellissima serata. E così con gran semplicità organizzi la cena. Il giorno dopo ti accorgi di che magia è stata, di come ognuno dei tuoi amici ha manifestato una particolare dote e di come siete riusciti a sostenere chi era in difficoltà. È filato tutto liscio, ti hanno anche aiutato a risistemare la casa. Nessuno sforzo. Aveva ragione la tua pancia, è stato bello, utile e nutriente.

  3. Un giorno sei seduto al parco e vedi  accadere una scena ma ti sembra di averla già vissuta e per qualche istante perdi il senso del tempo e dello spazio. Sei qui ma sei anche lì, nel momento che ricordi. E tutto, davvero tutto sembra avere una consistenza diversa. Quasi puoi sentire parlare le foglie degli alberi o la luce del sole. Tutto si compenetra e al tempo stesso ha la sua forma. E all'improvviso rientri nel presente. Quello che noi umani chiamiamo presente. Ti ci vuole un attimo per ricollegarti alla realtà quotidiana e senti che la tua percezione della realtà è cambiata per sempre.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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