Chiave Genetica 23

Transito della Chiave Genetica 23

DAL 9 AL 14 MAGGIO

OMBRA: Complessità

La 23ma Ombra ha a che fare con il legame che unisce il pensiero, la conoscenza e l’espressione della conoscenza attraverso il linguaggio. Il modo in cui il cervello traduce i pensieri in strutture linguistiche. Di conseguenza ha a che fare, con i disturbi del linguaggio dalla logorrea al mutismo o per esempio la balbuzia. Ricordiamo che le Ombre si manifestano a livello personale ma influenzano anche società intere. Possono esserci Ombre che in un determinato periodo storico diventano predominanti e così influenzano la storia dell’umanità di quel periodo. La direzione che prende l’evoluzione della specie umana dipende dall’andamento dei cicli delle Ombre (e non solo) di un determinato periodo. 

Ad esempio l’Ombra della Complessità è particolarmente attiva nel periodo in cui stiamo vivendo. Nasce dalla necessità dell’essere umano di controllare a suo piacimento l’ambiente che lo circonda per creare un senso di sicurezza utilizzando la mente. In questo modo in realtà la sensazione che ne deriverà sarà quella di vivere in un mondo complesso e pericoloso. A livello individuale porta le persone a dire cose sbagliate o a dirle nel momento sbagliato. Questo crea incomprensioni e divisioni molto profonde. Buddha, in uno dei suoi testi, ha parlato del concetto di Retta Comprensione che conduce alla Retta Parola. Dice in sostanza che il linguaggio scaturisce dallo stato di coscienza. Il processo di espressione attraverso il linguaggio dipende dal livello generale della frequenza in cui ci troviamo. Quindi più siamo consapevoli più possiamo esprimerci al meglio. 

L’Ombra della 23ma Chiave crea il suo campo di azione insieme all’Ombra della sua partner di programmazione, la 43ma Chiave, la Sordità. Accade perciò che se la 23ma Ombra vuole assolutamente esprimere quello che pensa e sente, e se lo abbiniamo al fatto che le persone riescono sempre meno  ad ascoltare sé stesse e gli altri (Sordità), si crea un mix praticamente letale per la comunicazione. Senza ascolto consapevole di sé e degli altri non abbiamo autorrevolezza nell’esprimerci e viene a crearsi esattamente ciò che la 23ma Chiave teme di più. 

La 23ma Ombra ha paura di essere esclusa dagli altri, ma questa paura la porta a dire cose terribili o/e fuori tempo che avranno come conseguenza proprio l’esclusione. Sappiamo come le parole, il linguaggio, siano uno strumento molto potente e a livello Ombra è in grado di creare veri disastri relazionali. Quest’Ombra fa sentire alla persona di avere ragione e quindi non le fa ascoltare il punto di vista degli altri. E più parla, più ingarbuglia la situazione. Se chiedete una risposta breve a chi è in quest’Ombra, non la otterrete perché non riescono a semplificare ed andare al punto essenziale. Quando parlano con qualcuno in realtà stanno facendo un monologo, non un dialogo, quasi stessero tenendo una lezione. Chi si trova ad ascoltare questo monologo, spesso prova un disagio anche a livello fisico e desidera allontanarsi per interrompere la situazione. Solitamente questa situazione parte da una piccola cosa che normalmente, dopo due secondi, sarebbe potuta essere sistemata. Nella 23ma Chiave c’è il codice del tempismo, e al livello Ombra è facile vedere come le persone parlino esattamente fuori tempo. Riuscire a dire ciò che sentiamo o che il nostro cervello ha pensato, non è così semplice come pensiamo. Oltre all’ascolto di sé, e degli altri, abbiamo bisogno anche di permetterci delle pause nelle quali poter elaborare in modo chiaro il pensiero o il sentire. Fatto questo, anche l’esposizione conterrà toni e pause significative. Il tono della voce di una persona nello stato Ombra, che si sente ad esempio una vittima, avrà di fondo qualcosa di disturbante, anche se verrà fatto un discorso con parole corrette e interessanti. La comunicazione chiara è una comunicazione che arriva dal cuore. Non ha a che fare con cosa si dice o con le parole utilizzate, ma con la vibrazione con cui arriva ciò che diciamo. La 23ma Ombra parla, parla e ancora parla, per ottenere riconoscimento e approvazione ma lo fa dallo spazio di paura o di rabbia e riesce a trasformare anche le parole più belle in qualcosa di brutto e pericoloso. Nell’I-Ching originale è interessante vedere che il nome assegnato era “Frammentare il Mondo”, ed è questo che accade con quest’Ombra, le persone non si comprendono e da qui nascono la sfiducia e l'allontanamento gli uni dagli altri.

Ombra Repressiva - Ammutolita

Queste persone non riescono a trovare il coraggio di comunicare i loro veri pensieri. Spesso vengono percepite come poco intelligenti per il fatto che non riescono ad esprimersi o ad esprimersi in modo chiaro. La paura fa sì che si lascino completamente zittire dall’interlocutore. Questo comportamento viene rinforzato quando si è piccoli se si hanno genitori molto oppressivi. A livello sociale quest’Ombra si manifesta attraverso la creazione di società che mettono a tacere le persone, impedendo loro di esprimersi liberamente.

Ombra Reattiva - Frammentata

Queste persone invece, non smettono di parlare e sono costantemente fuori tempo. Dicono la cosa sbagliata, o giusta al momento sbagliato e così creano continuamente interferenze ovunque vadano creando frammentazione. Il loro modo di esprimersi complica anche la più semplice delle situazioni e fanno fatica a cogliere il significato essenziale delle cose. Cercano in tutti i modi di farsi ascoltare ma vengono costantemente rifiutati. La rabbia che provano perché non si sentono compresi, li fa parlare all’infinito. 

DONO: Semplicità

Nella 23ma Chiave è codificato il segreto del tempismo. Una delle cose che l’essere umano trova più difficili da fare è vivere in modo semplice. Più la frequenza in cui viviamo è bassa, più tendiamo ad avere una vita complicata. La nostra mente non funziona in modo semplice, anzi diffida della semplicità, quasi fosse un trabocchetto. La mente trova il suo ambiente nella complessità. Il Dono di questa Chiave ci spiega che la formula della felicità risiede nella semplicità. La semplicità evita tecnicismi e confusione, comunica in modo preciso, chiaro e sintetico creando così efficienza ed evitando lo spreco. Anche l’ambiente dove vive una persona che manifesta questo Dono avrà determinate caratteristiche: sarà aperto e arioso. La semplicità implica sensibilità. È un processo attraverso il quale ci si libera di tutto ciò che è inutile, che crea confusione e disordine. La mente che attraversa questo processo crea lo spazio per vedere le cose con chiarezza. Porta le persone a rallentare e non aver più bisogno di risolvere tutto e subito. Anche l’attitudine verso gli stati emotivi e fisici cambia e diventa più accogliente, lascia spazio alla naturalezza degli eventi e ciò permette ancora più chiarezza nel vedere chi siamo. Tutti i problemi prendono il loro posto e l’attenzione viene rivolta all’interno per osservare la propria essenza. Il Dono della 23ma Chiave porta anche un processo di pulizia da tutte le cose che non servono più e le elimina per creare spazio e togliere confusione. Incontrare una persona che vive questo Dono ci fa provare l’esperienza di sentir dissolvere ogni problema che la nostra mente ci sta presentando grazie alla saggezza e al linguaggio chiaro che utilizzano. Anche le cose più complicate diventano semplici. Si proverà un senso di rilassamento nel corpo perché la mente non avrà più necessità di risolvere la complessità. Chi vive questo Dono è pragmatico e sa maneggiare il denaro. Non ha a che fare con il come guadagnare il denaro, ma come non sprecarlo perché sono maestri di efficienza e portano soluzioni originali per aumentare la produttività. Sa le cose, in modo spontaneo, non è nè logico nè creativo. Sa e basta. È l’essenza del genio - il Dono della sua partner di programmazione, la 43ma Chiave - il Lampo di Genio. Entrambe queste Chiavi hanno a che fare con l’acustica. Dallo spazio del 23ma Dono si sente solo la verità, perché tutto ciò che interferisce viene spontaneamente eliminato. Anche la 23ma Chiave appartiene all’Anello Codonico della Vita e della Morte. Intimamente collegato alle 4 Verità del Buddha, in questo Anello Codonico troviamo:

  • la Chiave 3 che ci permette di comprendere che tutto è cambiamento, l’inizio ha una fine;

  • la Chiave 20 ci dice che tutta la verità è nella consapevolezza del momento presente;

  • la Chiave 24 racconta del processo continuo di rinascita e la ruota del Samsara;

  • la Chiave 27 ci porta i codici dell'orientamento al bene che è insito negli esseri umani;

  • la Chiave 42 ci trasmette il potere del Distacco.

A questo punto arriviamo alla Chiave 23 che facendoci vivere e accogliere la Vita e la Morte ci porta ad una visione chiara della Vita.

È importante ricordare che è soprattutto attraverso il gioco che abbiamo accesso al campo d’informazione universale. Chi manifesta questo Dono ha un grande senso dell’umorismo ed ha la capacità di essere sempre sul pezzo, presente e divertito. Non pianificano i loro interventi e spesso possono cogliere le persone di sorpresa. Sono dei comunicatori, dei consiglieri, degli insegnanti speciali. Hanno padronanza e originalità di linguaggio. Hanno il Dono della Semplicità.

SIDDHI: Quintessenza

La 23ma Siddhi si riferisce al 5o elemento, l’etere, ciò che permea tutte le cose. Con la parola Quintessenza, che contiene informazioni e vibrazioni, vengono comunicati concetti che portano una sensazione di alchimia, di trasformazione. È la capacità di estrarre ciò che c’è di prezioso dalle persone. Le persone che manifestano questa Siddhi, possono trasmettere questo stato anche solo pronunciando una parola, o attraverso uno sguardo o un gesto. È come il tocco di Mida, ciò che toccava si trasformava in oro. Questa Siddhi ha in sé la capacità di trovare la risposta perfetta ad ogni domanda, e di offrire ciò che serve per sbloccare l’oro celato in ogni persona. La persona che manifesta questa Siddhi è molto imprevedibile. Dopo aver attraversato un processo mutativo a livello fisiologico, che si manifesta attraverso dolore o piacere, avviene una frammentazione dei pensieri: tutto ciò che non è necessario e semplice viene polverizzato all’istante e ciò che rimane è la Quintessenza. Come detto più volte, non possiamo fare qualcosa per raggiungere lo stato Siddhico, la Coscienza appare come un'esplosione nel nostro corpo in maniera improvvisa e inaspettata. La 23ma Siddhi è ciò che chiamiamo Terza Via, la Via di Mezzo. Non fa riferimento né alla scienza con la sua ricerca (lato sx del cervello), né all'arte (lato dx del cervello). È una via mistica nella quale ci si immerge totalmente in apertura, in totalità (corpo-mente-cuore) e non si segue il bisogno di trovare soluzioni o verità. I mistici hanno un tale rispetto per il Mistero che non sentono di doverlo per forza comprendere e svelare. Riesce a stare in contatto con il Mistero e ne è meravigliata perché ha visto che le scoperte, e il risveglio, spesso arrivano per sbaglio. Quando ci si rende conto di questo, ci si interroga anche sull’opportunità o meno di trasmettere le conoscenze che si hanno. Porteranno qualcuno fuori strada o lo aiuteranno a trovare la sua? La 23ma Siddhi trasmette gli insegnamenti attraverso il corpo, la carne, e la parola. La persona in cui si manifesta questa Siddhi diventa un vero e proprio agente alchemico e trasformativo e ha potere di insinuare le vibrazioni che servono per condurre al processo di semplificazione. Processo che, indipendentemente dal suo nome, può non essere semplice. Il fine è che la persona possa sempre di più fidarsi del proprio percorso interiore. Ognuno ha il suo processo e si costruisce passo passo man mano che lo si percorre, non ha leggi e non ha nè capo nè coda. Alla fine, ognuno di noi sa qual è la Quintessenza che porta nel mondo.

Esempi pratici:

  1. Stai parlando con la tua compagna e ad un certo punto ti dice: ieri sono andata al cinema. Appena senti quelle parole anziché dire semplicemente: ‘mi sembra fosse due giorni fa’, inizi ad esporre teorie su teorie riguardo al fatto che si sia sbagliata sul giorno. Il discorso si fa così complesso e accusatorio che il tuo interlocutore è palesemente in confusione e continua a dirti ‘ma cosa c’entra ciò che stai dicendo?’. Dopo un po’ la distanza che si è creata tra voi è grande e non si sa nemmeno da dove sia arrivata dato il tema di partenza…

  2. Ti viene chiesto un parere su una situazione molto complessa di lavoro che si intreccia con una situazione relazionale. Con una semplicità e facilità disarmanti, riesci a mettere in chiaro i punti principali, metti ordine nel racconto toccando i punti essenziali. Tutte le cose che sono di contorno e che in realtà non servono a sistemare la situazione le elimini, e porti esempi di soluzioni possibili molto inusuali e interessanti. Il clima che si crea è incredibilmente leggero e la persona che hai di fronte sembra liberata da una serie di infiniti pesi. La sensazione di chiarezza e possibilità che sta provando la sta completamente rigenerando. Non risparmi le parti difficili, ma si sente molto bene che arrivano da uno spazio di cuore e di sostegno.  Questo è un dono che non si può simulare.

  3. Sei ad una cena di amici a casa di Marco. Lui si siede accanto a te e inizia a parlare esponendoti le sue idee sulla situazione difficile che sta affrontando al lavoro. Mentre illustra la problematica, lo fa in modo caotico e senza dare realmente una chiara visione. Ad un certo punto dopo una breve pausa, Marco riprende il discorso. Ora ciò che dice è ordinato, utile e illuminante. Tutti si sono fermati ad ascoltarlo. Lui stesso in realtà è molto stupito delle idee che stanno emergendo, ed esordisce dicendo:  é la prima volta che riesco ad essere così chiaro, stare qui con te a parlare mi ha fatto davvero bene!

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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