Chiave Genetica 63

Transito della Chiave Genetica 63

DAL 1° AL 6 MARZO

OMBRA: Dubbio

L’Ombra di questa Chiave parla di dubbio. Il dubbio è alla base della logica ma se usato solamente attraverso la razionalità, ci porta facilmente a trarre delle conclusioni che sono sì logiche, hanno un senso, ma non è detto che per questo siano vere. Il dubbio e la logica fanno parte dell’emisfero sinistro del cervello e hanno svolto una parte importante nell’evoluzione. Il dubbio non se ne va mai e crea una pressione interna e cercare qualcosa che lo faccia scomparire. Per gli esseri umani è difficile vivere con questa pressione che ci dice che c’è qualcosa di incerto al quale si deve trovare una risposta. Ma non esiste una risposta al dubbio. Il Dubbio è progettato per continuare a ricercare non per emettere sentenze certe, ma la mente umana è questo che sta cercando, qualcosa di certo, di “finito” che la faccia sentire in pace. La 63ma Chiave e la 64ma chiudono di fatto la storia narrata dall’I-Ching intero. Interessante notare come Einstein disse che “l’immaginazione è più importante della conoscenza”… della conoscenza non della ricerca che come l’immaginazione è infinita! Possiamo osservare come le due Ombre siano interconnesse. Il Dubbio  (Ombra della 63ma Chiave) nasce quando perdiamo il contatto con la meraviglia dell’immaginazione, mentre la Confusione (Ombra della 64ma Chiave) nasce quando ci affidiamo troppo alla logica. Possiamo quindi dire che il Dubbio è la base su cui si fonda la logica e la Confusione il terreno da cui nasce l’immaginazione. L’Ombra della 63ma Chiave è come se fosse un grande punto di domanda nella mente. La parte sinistra del cervello osserva le cose in termini di schemi che si ripetono e questo ha contribuito in gran parte alla nostra evoluzione. Sappiamo che è funzionale all’evoluzione ma sappiamo anche che non se ne va mai. Il viaggio che ci porta dall’Ombra del Dubbio alla Siddhi della Verità avviene attraverso la via della Ricerca. Questa via non ci porterà le risposte logiche che ci attendiamo ma risposte che sono al di fuori della logica. La pressione esercitata dal Dubbio è esattamente ciò che ha permesso al nostro cervello di evolversi, mentre cercava un modo per sottrarsi alla pressione che sentiva. Un altro aspetto del Dubbio da prendere in considerazione è che riguarda qualcosa di impersonale mentre noi lo utilizziamo molto spesso esattamente come qualcosa di personale. Quando il dubbio viene utilizzato per ricercare è creativo ma quando lo prendiamo sul personale diventa distruttivo. Spesso quando non riusciamo a trovare una risposta logica che plachi questa pressione proviamo a cercarla all’esterno o iniziamo ad essere insicuri e a non fidarci di noi stessi e della nostra creatività naturale. Sappiamo che il Dubbio è una frequenza collettiva che crea un campo molto potente e condizionante. Un modo per affrontare questa situazione è quello di condividere con altri i propri dubbi e insicurezze, dando loro il tempo di avere un inizio e una fine. Il dubbio è alla base del pensiero scientifico e non si può fermare, nemmeno costruendo certezze attraverso sistemi rigidi e dogmi. La mente, alla frequenza Ombra, cerca certezze e quando non le trova le crea, le costruisce. La logica ha in sé un paradosso, cerca di far cessare il Dubbio ma allo stesso tempo non è mai soddisfatta delle risposte. Le uniche risposte che la soddisfano sono quelle che sfidano la logica stessa. Un passo importante è riconoscere che il dubbio non è nostro nemico. Occorre accogliere la certezza che non lo possiamo eliminare perché ha una funzione evolutiva. Abbiamo paura dell’incertezza e quando lo accettiamo, accediamo alla potenzialità più elevata della mente.

Ombra Repressiva - Insicura

Queste persone reprimono i loro dubbi e diventano insicure. Si paragonano agli altri, e arrivano ad identificarsi con l’insicurezza stessa. Questo si trasforma in una forma di ansia che può non dar tregua nemmeno nei sogni. A questo punto la forma evolutiva del dubbio non c’è più, il ciclo dell’insicurezza non si completa e si rimane intrappolati in schemi dove nulla è mai abbastanza. A questo punto le persone sono dentro la paura e iniziano a sviluppare una forma d’ansia molto forte.

Ombra Reattiva - Sospettosa

Queste persone trasformano il dubbio in sospetto. Anche qui c'è insicurezza ma espressa da uno spazio di rabbia e maggiormente riversata sulle persone più vicine. Anziché utilizzare i dubbi in modo creativo ed esplorativo vengono utilizzati come strumento distruttivo. Prendere i dubbi sul personale e proiettarli sugli altri come sospetti non ha altro risultato che alimentare all’infinito questo schema e distruggere pian piano le relazioni.

DONO: Ricerca

La Ricerca è il Dubbio utilizzato in modo appropriato e creativo. La Ricerca è un servizio che si fa a sé stessi e all’umanità. Significa rimanere aperti alla Vita anche quando non si trovano risposte definitive. La Ricerca è un processo che è spesso strutturato in fasi e livelli e conduce sempre più in profondità nell’elemento che si sta indagando. Quello che si impara durante questo processo è la cosa importante. Più si procede nella ricerca più ci si accorge che ricercatore e oggetto osservato sono interconnessi. Durante la ricerca è utile ricordarci che stiamo svolgendo un servizio a noi stessi e all’umanità, più procediamo con piacere nella ricerca più ci sentiremo soddisfatti. La Ricerca ci porta nel mondo e ci conduce anche al nostro interno. Non si fugge dalla ricerca interiore. È il dubbio a spingerci a ricercare verità più profonde che risiedono al nostro interno. La 63ma Chiave appartiene all’Anello Codonico della Divinità insieme alle Chiavi 36 - 37  e 22.  Questo gruppo di Chiavi riguarda da molto vicino la trasformazione della consapevolezza umana attraverso la sofferenza. Il Dubbio Divino della 63ma Chiave è quello che ci accompagna verso la Ricerca Spirituale. Durante questa Ricerca ci possiamo facilmente rendere conto che tutti gli esseri umani si sono scordati di avere una parte spirituale molto presente e in questo siamo tutti uguali (37ma Chiave Dono dell’Uguaglianza). Il dubbio ci rende umani (36ma Chiave Dono Umanità) e ci porta ad essere amorevoli verso gli altri (22ma Chiave Dono della Benevolenza). La Ricerca ci conduce attraverso diversi livelli di consapevolezza. Come insegna la via dello yoga attraverso varie pratiche, lo scopo di tutta questa ricerca è quello di riunificare ciò che è separato dentro all’essere umano. Probabilmente il Dubbio non ci ha ancora abbandonati, il desiderio di sapere chi siamo veramente forse non ha ancora trovato risposta. Ma qui si verifica la cosa più incredibile: La Resa. La 63ma Chiave è la via dello Yoga mentre la sua partner di programmazione, la 64ma Chiave è la via del tantra. Yoga in realtà significa unificare, unire le parti che sono all’interno dell’essere umano. Lo yoga aiuta la mente che funziona con la logica ad esplorare e a ricercare la Verità. Verità che è misteriosa e paradossale.

SIDDHI: Verità

Questa Siddhi arriva dopo aver percorso tutti i livelli di Ricerca possibili ed esserci arresi arrivando ad essere un tutt’uno con il nostro Dubbio. La 63ma Siddhi ci dice che il Dubbio è Verità. Un po’ sconcertante vero? Ci accorgiamo che la Verità c’è sempre stata, aspettava solo di essere vista, è sufficiente vedere che c’è. Per arrivare a questo si può utilizzare il percorso strutturato della Ricerca ben illustrato nello Yoga (maschile) ma si arriva alla Verità approdando alla Resa, il Tantra, (femminile). L’esempio più calzante è la vita di Buddha che ha studiato e cercato per poi vedere che la Verità era sempre stata davanti ai suoi occhi. Molte più persone intraprendono la via della ricerca attraverso lo yoga per la sua bellissima e curata struttura, meno persone ci arrivano attraverso il mondo selvaggio della 64ma Siddhi. La Siddhi della Verità è ovunque, non c’è niente che non sia Verità, non ci sono Verità nascoste o distorte, sia che siamo nell’Ombra o nel Dono. La Verità è sempre lì ad ogni nostro passo, è qui ed ora ed è eterna, immortale, pura, incorruttibile, e semplice. Portiamo nel DNA la necessità di scoprire la nostra vera natura ma la Verità è sempre qui a portata di mano. Vedere questo ci porta in uno stato di rilassamento come quando ci si siede dopo una lunga camminata faticosa. Quando sospiriamo, sorridiamo, quando il nostro viso si rilassa ci stiamo avvicinando alla Verità. La Verità è l’attimo eterno.

Esempi pratici:

  1. Dalla scrivania della tua collega è sparita una cartellina con dentro tutto il suo lavoro di un mese. Tutti voi la state aiutando nella ricerca ma lei è totalmente sfiduciata sia sul fatto di poterla ritrovare sia sul fatto che la stiate veramente aiutando. Adesso ad esempio sta dicendo: “ chi mi può davvero dire che non sia uno di voi a farla sparire?”. Ha dubbi su tutto e tutti compresa sé stessa. Sta entrando in uno stato di ansia che le sta annebbiando la minima logica di base. Dice che dubita di aver visto la cartellina sulla sua scrivania, che forse l’ha portata al bar in pausa pranzo. La esortate a continuare con voi le ricerche e lei chiede: “che logica state seguendo per cercarla dato che ancora non l’avete trovata?”. Una vostra collega le dice che stanno intanto esplorando le superfici di scrivanie mobili sedie etc cercando la cartellina bianca con scritto in blu “Progetto Blu Flower”. Se non la troviamo così procediamo cassetto per cassetto. Non la convince dice che è tutto senza senso.

  2. Tu e i tuoi amici avete creato un vero e proprio “Gruppo di Ricerca”! Queste parole ti sono sempre piaciute, e anche ai tuoi amici. Un immenso gioco senza fine. Come un film con tantissimi finali. Per voi è sempre stato un gran divertimento ricercare. Non importa cosa, l’estasi è nella ricerca. Dalla la ricetta più speciale di un dolce, per inciso siete anche finiti in Egitto per sperimentarlo, al  filo invisibile che collega vari edifici tra loro che a prima vista sembrano del tutto scollegati. Ci vuole tempo è vero per fare questo tipo di ricerche, ma è nutriente, entusiasmante e in realtà anche molto illuminante. Ricordi che seguendo le tracce di un pittore, forse Van Gogh, avete scoperto anche delle cose che riguardano voi stessi, qualcosa di intimo di misterioso,  qualcosa che prima non avevate mai preso in considerazione. Adesso state seguendo dei codici, dei disegni trovati in un mercatino a Parigi. Forse vi condurranno in Perù. Ma sapete che il gioco non sono le risposte ma la ricerca continua, infinita e piena di sorprese.

  3. “Va tutto bene”. So che sembrano le solite parole dette così tanto per dire, ma questa volta non è così. Sei andata a denunciare il furto della tua bicicletta nuova, regalo per il tuo compleanno, e mentre ti recavi verso il portone dei carabinieri pensavi che non ti avrebbero mai creduta, oltretutto non eri sicura di ricordare tutto tutto perfettamente e che ti saresti solo complicata la vita. Hai pensato che se avessi detto la verità non ti avrebbero nemmeno presa in considerazione anzi forse si sarebbero persino infastiditi. E invece mentre cercavi di spiegarti ed eri agitata, l’uomo che stava trascrivendo il tuo racconto ti dice “va tutto bene, non ti devi preoccupare, sai, anche se mi stai dicendo delle cose che non sono proprio esattamente quelle che sono accadute, sono tutta la verità che mi puoi offrire in questo momento, e va bene così. Con questo che mi stai dicendo faremo del nostro meglio”. Diceva la verità, la bici, un po’ ammaccata è stata ritrovata.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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