Chiave Genetica 18

Transito della Chiave Genetica 18

DAL 27 SETTEMBRE AL 2 OTTOBRE

OMBRA: Giudizio
Quest’Ombra è la causa primaria di quando ci sentiamo sfortunati, quando ci sembra che accadano tutte le cose che non vorremmo. Infatti quando siamo nell’Ombra della Serietà siamo scollegati dal ritmo naturale della vita, o ad esempio stiamo pensando solo al passato o al futuro, mancando completamente il momento presente. Quest’Ombra ha la capacità di allontanarci dalla vita e dall’Amore e ci farà sentire separati dal tutto e ci condurrà a controllare le cose nell’illusione che, in questo modo, la vita si possa svolgere come desideriamo noi. La Chiave 46 parla della relazione che abbiamo con il nostro corpo. Il tipo di relazione che instauriamo, dipende dall’aura generata dalle persone che si prendono cura di noi nei primi 7 anni di vita. La cosa migliore che gli adulti possono fare è quella di prendersi cura dei bambini in modo amorevole, tattile e virtuoso. Il corpo ha bisogno di sentirsi al sicuro per poter sviluppare al meglio tutte le capacità di mantenersi in salute. Questo è un principio che spesso scordiamo per privilegiare la sicurezza mentale. I genitori in primis, ma anche tutti gli adulti che entrano in contatto con i bambini, è bene che ricordino l'importanza che ha l’incontro della loro aura con la loro. Un adulto che non riesce a credere in se stesso trasmette all’aura e al corpo del bambino quel messaggio di insicurezza e serietà. Così già da piccoli inizieranno a prendere la vita troppo seriamente. I bambini in realtà con la loro spontaneità e gioia di vivere ci ricordano costantemente quanto ci siamo allontanati dalla vita vera a causa dei condizionamenti ricevuti. Quest’Ombra è fortemente collegata al giudizio e alla critica, due aspetti molto radicati nell’essere umano, più di quanto possiamo pensare. La Chiave 18 ha a che fare con il giudizio e l’integrità. L’Ombra della Chiave 18 nasce dal bisogno di ribellarsi ai propri genitori. Questo ci permette di crescere e diventare degli adulti con una sana capacità di giudizio. Spesso accade che i genitori prendano sul personale questo processo e giudichino sia loro stessi che ciò che sta accadendo, bloccando lo sviluppo naturale e biologico dei propri figli. Una volta imprigionati in questo schema di giudizio sarà la Mente Vittima a prendere il comando della nostra vita. Lamentele e preoccupazioni la faranno da padrone. In questo modo abbassiamo la frequenza e allontaniamo la prosperità in qualsiasi campo della vita. Il giudizio di per sé è assolutamente umano e normale, l’importante è non identificarsi con esso per sentirci al sicuro. Giudicare è il modo in cui la mente umana pensa. Giudizio (Chiave 18) e Opinione (Chiave 17 partner di programmazione della 18ma Chiave) sono strettamente collegati e se rimaniamo identificati con essi iniziamo a sentire il bisogno di difenderli. Avere ragione ci fa sentire al sicuro. Ogni volta che sentiamo il forte bisogno di avere ragione è importante chiederci se preferiamo avere ragione o essere felici. Ricordiamo che se la nostra identità è basata sui nostri giudizi, le frequenze che portiamo con noi nel mondo sono molto turbolente indipendentemente dal giudizio che stiamo esprimendo. Se ci identifichiamo con un giudizio positivo e ci accaniamo per difenderlo accade la stessa cosa, le vibrazioni sono le stesse. Spesso chi è in quest’Ombra sviluppa una vera e propria ossessione per i dettagli. Le paure che prende in considerazione questa Chiave sono nascoste nel sistema immunitario. Riuscire ad attraversarle permette l’accesso agli stati più elevati. La 18ma Chiave è collegata alla nostra mente e al suo funzionamento. Ci aiuterà a vedere come il mondo esterno a noi è in realtà il nostro corpo più grande. Nell’Ombra ci porterà ad attaccarci al mondo materiale e alle sue distrazioni aumentando la nostra sofferenza. Ciò che ci aiuta ad innalzare questa frequenza è ricordare che l’esterno ha a che fare con il nostro interno e le esperienze che viviamo sono perfette per aiutarci nel processo di crescita. Ogni giudizio è quindi un auto-giudizio. Quando riusciremo a riconoscerlo, impareremo a prendere più alla leggera ciò che ci accade e di conseguenza saremo meno attaccati ai nostri giudizi. Questo ci apre ad un flusso di energia più elevato che ci aiuterà a cambiare la nostra vita in meglio.

Ombra Repressiva - Svalutante

Queste persone spesso si sentono inferiori agli altri e probabilmente sono stati trattati molto severamente dai genitori negli anni dell'adolescenza. Si paragonano alle persone che ritengono di valore e questo innesca l'auto giudizio e l'autovalutazione che spesso conduce all’ auto sabotaggio.

Ombra Reattiva - Sopravvalutante

In questo caso il giudizio viene rivolto verso l’altro partendo dal presupposto di sentirsi superiori. Si ha la necessità di ribellarsi a qualsiasi tipo di autorità, in primis quella genitoriale. L’adolescenza è un periodo di ribellione e i genitori hanno bisogno di imparare a creare i giusti confini. In caso contrario i figli proveranno rabbia proprio perché il genitore non ha saputo difendere la propria integrità. Il passo successivo è un forte disprezzo verso ogni forma di autorità con la forte convinzione di essere superiori a tutto e tutti. Ciò porta ad un’elevata instabilità e il bisogno costante di sabotare gli altri per potersi sentire di valore.

DONO: Integrità

Quando riusciamo ad accogliere ciò che ci arriva nella vita, riusciamo a provare un senso di libertà. Smettere di controllarla ci fa sentire più leggeri e ci aiuta a percepire il piacere di sentirsi vivi nel regno della materia. La leggerezza è necessaria per riuscire ad accogliere la trasmissione di questo Dono. Il Dono della partner di programmazione, la 25ma Chiave è l’Accettazione, ed è attraverso l’Accettazione di ciò che ci accade che ci permette di entrare nel Dono del Piacere. Ossia nella capacità di sentirsi vivi nel regno della materia. Alla fine di tutto, ciò che importa davvero, sono la Vita e l’Amore, nient’altro. Man mano che si fa esperienza di questo Dono si riesce a vivere ogni cosa che accade come un ingrediente della Vita arrivato come una Grazia. Ogni cosa che accade se vissuta in questo modo, e lasciata andare, ci porterà un aumento dell'energia nel corpo e nello Spirito. Attraversare la Vita con passo morbido, leggero e spensierato ci permetterà di sperimentare la più alta capacità sincronica. Se incontriamo una persona che sta vivendo questo Dono, noteremo che ha la capacità di trovarsi sempre nel posto giusto al momento giusto. Molti le considerano fortunate, ma in realtà sono persone che hanno compreso come la magia accade quando non interferiamo con i piani della vita. Si parla anche di serendipità, lasciare che la buona sorte arrivi, e questo lo si ottiene quando si smette di cercare di comprendere tutto. Queste persone sono molto sensuali, attraenti indipendentemente dal loro aspetto fisico. Sono a proprio agio nel loro corpo, e spesso hanno lasciato andare il passato per fluire nel presente. Amano la Vita sopra ogni cosa. Muoversi con piacere e apertura ci porta ad accogliere tutto quello che accade, anche se non ne comprendiamo subito il motivo. Guardando indietro, riusciremo poi a vedere quali piani aveva la vita per noi. Potremo osservare come le situazioni che al momento sembravano dei problemi, sono risultate essere una fortuna. Con La 18ma Chiave è molto profonda e costituisce la base della psicologia poiché ha le chiavi del condizionamento umano. Quando nasciamo iniziamo a sentire la necessità di esplorare i limiti dell’ambiente circostante siano essi materiali, mentali o emotivi. Viviamo tre cicli per poter raggiungere la pienezza dello sviluppo e mettere alla prova la nostra integrità; i primi 7 anni esplorazione dei limiti fisici (se ne occupa la 46ma Chiave), nei secondi quelli emotivi, sessuali e di identità (48ma Chiave) e nei terzi quelli mentali (18ma Chiave). In ogni ciclo avverranno degli accadimenti che ci possono aiutare a superare le ferite createsi nel settennio precedente. Qualora non riuscissimo, si presenteranno nella fase successiva. La terza fase è quella più delicata perché considerata la porta d’accesso all’età adulta. I genitori in questa fase più riescono ad essere integri più aiutano i loro figli a divenire adulti radicati anziché bambini feriti che si fingono adulti. In questo periodo il punto non sono le regole ferree, ma lo spazio che riuscite a dedicare a voi stessi senza cadere o reagire alle prime critiche o giudizi, avendo fiducia nella vita e nei processi che innesca. La frequenza dell’Integrità è qualcosa che ha il potere di rendere stabili.

A livello di vibrazione, l’integrità ha un significato più elevato del rispettare i propri valori. Possiamo notare che è un termine che gli architetti e gli ingegneri utilizzano per misurare la resistenza delle strutture. Ha a che fare anche con la capacità del sistema immunitario di funzionare all’interno dell’organismo. Questa Chiave all’interno del profilo, ci porterà costantemente indietro ai problemi vissuti nell’infanzia per poter comprendere i meccanismi di queste situazioni. Questo processo conduce alla liberazione da tali schemi e alla capacità di aiutare gli altri a fare lo stesso. Quando entriamo nel Dono dell’Integrità non lo perdiamo più perché è uno stato naturale dell’essere umano. Giudizio, critica e correzione sono qualità indispensabili quando utilizzate in modo corretto, per servire l’evoluzione. Essere integri significa pretendere e mantenere standard elevati in tutto ciò che facciamo. Ci vuole coraggio per essere integri e mantenere i propri standard elevati. Ci potremo trovare a sfidare il mondo intero, ma possiamo imparare a non prendere le cose sul personale e ricordarci che il giudizio che arriva dal cuore non sarà mai crudele ma obiettivo. Il suo scopo è servire il tutto con uno spirito di verità e compassione.

SIDDHI: Perfezione

Se nel Dono completiamo il viaggio dall’infanzia all’età adulta, la Siddhi ci mostra la via per guarire l'angoscia mentale e trovare il proprio posto nel mondo come adulti maturi. E per far questo si muove per mostrare la perfezione e lo fa donando il proprio servizio compassionevole e costante. Pian piano osserverete come aiutare e fare del bene, vi farà desiderare di essere ancora più d'aiuto. Avrete la capacità di vedere quante cose possono essere migliorate, e lo vorrete fare proprio per il mondo non per un tornaconto personale. Ancora una volta troviamo nelle Siddhi il regno del paradosso. Vivere nella Perfezione vuol dire che la nostra mente giudicante per natura, non ha più il controllo. Chi raggiunge questo stato è votato alla perfezione ma rinuncia ad essa e al suo stato di coscienza elevato per aiutare le altre persone a raggiungerla. L’avvento di questa Siddhi inizierà una serie di guarigioni della mente. Porterà la Perfezione sulla Terra attraverso il piano mentale. Chi la vive sperimenta l’Eden e sa che è già tutto perfetto così com'è. In realtà però non può fare a meno di continuare a migliorare sé stesso e gli altri finché avrà vita. Queste persone vengono definite sante, conoscono la Perfezione del Creato e al tempo stesso accolgono tutta l’imperfezione che c’è e si adoperano per trasformarla, senza giudicarla. Il Pensiero siddhico è qui per dare agli esseri umani la possibilità di creare l’unità guarendo la mente. La Perfezione porta alla fine della storia umana e all’inizio della storia universale.

Esempi pratici:

  1. Il responsabile della filiale italiana dell’azienda per cui lavori ti ha chiesto di fare una relazione sulla riunione in programma per oggi. Avete appena finito le prime due ore e quello che vorresti scrivere è:

    Gli argomenti che dovevamo trattare non sono stati minimamente presi in considerazione. Ciò che è emerso sono lamentele, pettegolezzi e un sacco di preoccupazioni su cose che neanche esistono. 60% di lamentele dettagliate, a seguire può trovare uno schema con riportate tutte le parole chiave per poterle identificare. 25% di pettegolezzi con maggioranza di “si dice che, ho sentito raccontare di”, tutte storie ininfluenti votate a distruggere la credibilità di qualcuno perché viene giudicato, ad esempio per gli abiti che porta o per il modo di tenere la penna in mano. Preoccupazioni di tutti i tipi collegate a pensieri e giudizi su come dovremmo impostare la prossima campagna pubblicitaria per poter riuscire ad avere una minima possibilità di riuscita. In mezzo a questo marasma di cose che non vanno, quando un tuo collega ti dice che tutte le cose dette hanno come scopo il miglioramento della situazione, senti che c’è un sottofondo di verità. Ma al contempo senti anche che dette così, in quel modo, quei giudizi non risultano ed nulla costruttivi.

  2. Lo hai detto e ripetuto più volte: “dalla prossima settimana, cascasse il mondo, ho deciso di ricavarmi almeno due mezze giornate nelle quali prendermi cura di me”. Hai deciso che il lunedì mattina e venerdì pomeriggio non ci sei per nessuno. In famiglia hanno iniziato a chiederti che cosa farai in quelle giornate, ribadisci che sono “mezze” giornate e rispondi che non lo sai ancora. Forse non farai proprio nulla o forse sì ma quel tempo ora è tuo. Senti un leggero senso di colpa insinuarsi dentro di te quando i tuoi amici ti dicono: “ma davvero ti riservi due mezze giornate senza far niente? Non ti sembra un po’ troppo? E se noi o i tuoi familiari avessimo bisogno di te cosa fai, ci dici arrangiatevi?”. Nel giro di qualche minuto senti che hai davvero bisogno di quello spazio che ti sei ritagliata e così rimani fedele a ciò che ti eri ripromessa di fare per il tuo bene e rispondi che sì, ti sei presa del tempo per te e che non puoi sapere cosa accadrà qualora durante il tuo spazio riservato ci fosse bisogno di te. Lo vedrai di volta in volta. Sentirti rispondere che stai esagerando e che sono solo capricci non ti ha fatto piacere ma nel tuo cuore sai che se ti tradissi ancora una volta non faresti un buon servizio né a te né ai tuoi cari.

  3. Quando hai incontrato il signor Ottavio per la prima volta non sapevi bene che sensazione provavi. Era un uomo davvero particolare, ben vestito, colto, benestante, educato, gentile. Ti diceva sempre che non ti devi preoccupare così tanto, perchè tutto andrà per il meglio. Tuo padre ti ha detto che è un uomo che lavora molto ma sa anche prendersi del tempo libero. Potrebbe fare e avere qualsiasi cosa e invece hai scoperto che in ogni azione che fa c’è l’intento di aiutare le persone a rispettare sé stesse, ad esprimersi senza avere timori, a liberarsi con gentilezza dei torti e delle ferite che nel corso della vita possono aver accumulato. Ti ha raccontato che vede tutte le cose del mondo e degli esseri umani che possono essere migliorate e che quando era giovane era molto arrogante. Ora sente solo la spinta a rendere il mondo un posto sempre più bello e accogliente. Ti ha anche confidato che alle volte si chiede anche lui perché lo fa, e quello che si è sempre risposto è che non può farne a meno ed è così stupefacente aiutare a migliorare le cose fino a renderle perfette che lo farà fino alla prossima vita e oltre. Il suo suggerimento? Non accontentarti mai di qualcosa di meno di ciò che ti rende felice.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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