Chiave Genetica 19

Transito della Chiave Genetica 19

DAL 28 GENNAIO AL 2 FEBBRAIO

OMBRA: Codipendenza
Le Ombre della 49ma, della 55ma e della 19ma Chiave, sono le Ombre che meglio rappresentano l’epoca in cui viviamo. La mutazione che stiamo vivendo è declinata su più livelli, ma l’attenzione è bene metterla sulla dimensione biogenetica. La nostra mente funziona con la causalità se c’è una causa allora ammettiamo esista uno scopo. Ad esempio un mistico crede che tutto ciò che esiste e accade è per l’evoluzione della coscienza. Mentre per un genetista tutto ciò che si vede serve per l’evoluzione della vita. Da sempre l’essere umano cerca risposte sulla vita cercandole nella spiritualità. Da qualche tempo, con l’avvento della genetica è facile sentire uno scienziato dire che l’evoluzione spirituale dell'essere umano è collegata alla sua evoluzione biologica. Per il mistico è il contrario. La 19ma Ombra corrisponde ad un aspetto del nostro genoma che sta subendo una mutazione. L’Ombra della 19a Chiave parla di uno stato di coscienza sottostante l’indipendenza (fare affidamento su se stessi senza dipendere da qualcun altro). L’Ombra della 19ma Chiave ruota attorno al tema del bisogno di fare affidamento su qualcosa di esterno per poter sopravvivere. In quest’Ombra è scritta la nostra storia con Dio, la parte che ci vede totalmente separati dal Divino. Quando eravamo in epoche primitive facevamo affidamento sulla Natura e le davamo una forma divina. È da questa Ombra che sono nate le religioni. Ed è così che abbiamo iniziato a sentirci vittime di qualcosa che va al di là di noi e ci è superiore. La partner di programmazione della 19ma Chiave è la 33 e come Ombra ha l’Oblio. Così quando abbiamo creato una Divinità al di fuori di noi abbiamo dimenticato che in realtà siamo collegati al divino. Il periodo evolutivo che stiamo vivendo sta portando mutazione anche nel rapporto con la religione. Ovviamente cambiare qualcosa di così radicato, ha un grande impatto su tutti. Solo alla fine vedremo il risultato. Quello che sappiamo è che le persone si divideranno tra chi è disposto a lasciar andare i vecchi modelli e chi non lo è… e anzi ci si aggrappano con più forza. Il nostro rapporto con Dio e anche il nostro rapporto con il cibo, che è strettamente collegato al territorio, sta cambiando. Abbiamo più o meno cibo a sufficienza e abbiamo imparato a manipolare l’ambiente per garantire il cibo, abbiamo giocato ad essere Dio. Ma al livello di Ombra c’è una grande paura di questo cambiamento che avviene attraverso la distruzione di vecchi modelli. Il mondo si dividerà sempre di più tra chi non accetterà il cambio e chi invece è pronto a portarlo o ad accoglierlo.
A livello individuale questa mutazione riguarda maggiormente le relazioni interpersonali. Il punto più evidente è che per permettere alle persone di essere più indipendenti, la cura dei figli viene sempre più affidata a tutta la società e non più solo alla famiglia di appartenenza. Questo permette sia agli uomini che alle donne di trovare la loro indipendenza. Tutte le mutazioni, da quelle genetiche ai ruoli di genere, stanno portando ad un cambio di modo di pensare e di vedere le cose. Cambiare ciò che conosciamo fa paura. In realtà la vita è sempre interdipendente, e questo modo di guardare le cose ci permetterà di vivere in pace e in comunione con tutti gli esseri che popolano la Terra.

Ombra Repressiva - Bisognosa

Quest’Ombra porta le persone ad una forma di dipendenza o attaccamento. Hanno difficoltà a lasciar andare il passato e hanno paura di rimanere sole. Mettono in atto schemi per far sentire le persone in colpa in modo che soddisfino le loro esigenze e facendo così le relazioni ne risentono tantissimo. Hanno la tendenza al dramma pur di avere l’attenzione. Per uscire da quest’Ombra c’è bisogno di iniziare ad essere indipendenti.

Ombra Reattiva - Isolata

Queste persone rifiutano aiuto, attenzione e si isolano dicendo al mondo che loro non hanno bisogno di sostegno e attenzione perché sono indipendenti. In realtà non lo sono affatto, tant’è che si isolano e chiedono aiuto proprio per attirare l’attenzione. Ovviamente la loro rabbia è esplosiva e spesso viene riversata su chi offre loro aiuto. Per uscire da questa situazione il primo passo è rendersi conto di mettere in atto questa strategia.

DONO: Sensibilità

Questo Dono ci permette di sentire i bisogni degli altri e per farlo al meglio prima dobbiamo essere indipendenti da loro. Così permettiamo alla nostra energia di manifestarsi. Questo Dono ha a che fare con il tatto (sia metaforico, che fisico e in questo caso porta cura e guarigione). Questa Chiave è anche legata ai bisogni materiali e quando siamo coscienti dei nostri bisogni sappiamo anche riconoscere quelli degli altri. Captare l’ambiente attraverso questa sensibilità ci fa vedere la realtà attraverso le fluttuazioni energetiche, i colori, gli umori che cambiano e le pressioni interne. Questa facoltà si chiama sinestesia, cioè la capacità di utilizzare i sensi in modo diverso da come li utilizziamo solitamente. Ad esempio sentire il profumo con gli occhi o vedendo i colori con le mani. Questo Dono esprime la capacità di collegarsi con l'ambiente circostante e intuire le necessità e gli schemi emotivi delle persone vicine. Molti artisti o guaritori che hanno sperimentato questo Dono, sono capaci di sentire i campi energetici nascosti attraverso le dita, la pelle o i peli del corpo.
Man mano che percepiamo così il mondo, avendo accesso all’energia, diventiamo indipendenti prima di tutto a livello emotivo. E, aprendosi all’energia che esiste nel mondo, si può fare esperienza di ciò che gli antichi chiamano Prana o Chi. Quando ci apriamo a questo cambiamento è bene che teniamo presente che la maggioranza delle persone non lo sta facendo. Questo Dono ci porta a contatto con l’inconscio e i sogni oltre che con l’energia dell’ambiente e di tutte le creature che ci circondano. La Chiave 19 (insieme alla 12 e alla 62) è un portale che ci mette in comunicazione con altri mondi (angelici, devici etc.) e si attiva dopo aver sostato un po’ nelle frequenze del Dono. Avere una maggior sensibilità all’ambiente circostante può portare a mettere in discussione il modo che avevamo di vivere. Essere pronti ad un cambiamento nel modo di vivere non vuol dire essere compresi o seguiti dalla maggioranza, anzi. È un Dono di responsabilità ma anche di scomodità. Il Dono della 19ma Chiave è ben presente negli sciamani che come sappiamo hanno una grande sensibilità verso altri mondi e regni. Questa Chiave funziona come marcatore genetico all’interno del DNA, e solo quando si raggiunge una determinata frequenza genetica, elevata e virtuosa, può aprire il portale permettendo alle informazioni di viaggiare tra i mondi. A livello Ombra si aprono altre tipologie di mondi ovviamente, quelli a basse frequenze che definiamo mondo dei demoni. Questo Dono è un ponte tra il conscio e l'inconscio. In questo Dono c’è anche la possibilità di 'sussurrare', parlare con gli animali o essere ponti tra specie del tutto diverse. Chi ha questo Dono conosce anche il patto, e il futuro di questo patto, che gli uomini hanno fatto con gli animali per poterli mangiare.. Questo Dono è particolarmente utile nel nostro mondo per chi lavora in gruppo in qualsiasi campo. Hanno la capacità inconscia di percepire i bisogni più veri di chi li circonda e spesso vengono considerati dei sensitivi. Sanno inoltre utilizzare la propria sensibilità per portare e raggiungere un equilibrio nella sfera del denaro, del lavoro e delle relazioni. La sola presenza di una persona con questo Dono attivo può portare l’attenzione degli altri in questi ambiti della vita.

SIDDHI: Sacrificio

La 19ma Siddhi ha a che fare con la 5a Iniziazione: l'Annunciazione di un nuovo essere umano sulla terra. Siamo partiti dalla codipendenza, abbiamo attraversato l’indipendenza e siamo giunti all’interdipendenza. In una relazione realmente interdipendente c’è comunque un sacrificio, della propria individualità per un bene più elevato. E lo possiamo fare solo quando offriamo il nostro cuore a qualcun altro, in modo incondizionato. Se riusciamo a farlo, in un certo senso potrebbe sembrare di morire, ma in realtà stiamo rinascendo raggiungendo dimensioni più elevate. Per fare questo abbiamo bisogno di avere una totale fiducia nella Vita, sapendo che sacrificarsi per un collettivo è una forma di amore totale, un aver compreso fino in fondo l’interdipendenza. La 19ma SIddhi e la 49ma Rinascita sono strettamente collegate e sono le due Siddhi che permetteranno il processo mistico che condurrà al prossimo step dell’umanità. Il Sacrificio conduce sempre alla Rinascita (vedi Cristo). Questa Siddhi ha la capacità di vedere come la Coscienza si è mossa, ha avuto un’evoluzione di forma in forma, creando forme sempre più elevate capaci di contenere frequenze più elevate. Ad ogni cambio di forma, la successiva è sopravvissuta alla precedente e questo ci porta a comprendere come ogni evoluzione sia una catena di sacrifici. Ad ogni cambio però è come se ci trovassimo in uno spazio sempre più ampio del precedente. Come una matrioska. La Terra (e in un certo senso anche noi), deve attraversare nove dimensioni, nove iniziazioni. Ad ogni iniziazione lasciamo un pezzetto di noi per accedere alla successiva.
1. Nascita
2. Battesimo
3. Confermazione
4. Matrimonio
5. Annunciazione
6. Comunione
7. Ordinazione
8. Santificazione
9. Glorificazione (li trovate nella Chiave 22)
Chi fa esperienza della 19ma Siddhi è sempre settato sui bisogni futuri dell’Umanità, non su ciò di cui abbiamo bisogno ora, ed è così perché sa che cosa ci aspetta e cosa siamo chiamati a vivere. Le loro vite sono esempi di sacrificio nel nome della Coscienza. Li troviamo nei periodi di grandi cambi poichè sono lo strumento della Vita per portare il mutamento. Il loro DNA è mutato e ipersensibile. Sono ponti verso l’umanità a venire e possono portare nel presente le informazioni utili di ciò che sarà. Il Sacrificio della 19ma Siddhi è un sacrificio individuale a beneficio della collettività. Avranno la spinta naturale ad operare per il bene di tutta l’umanità.

Esempi pratici:

  1. Il vostro manager di riferimento vi ha sempre incoraggiati ad informarlo delle cose di cui vi  state occupando ma vi ha anche sempre incoraggiati ad essere indipendenti. Vi ha detto tantissime volte di prendere delle iniziative, di proporre dei progetti e di fare da soli senza bisogno di chiedere continue approvazioni. Ma la cosa non sta funzionando e così ha indetto una riunione per comprendere come mai non riesce a far passare il concetto. Riflettendo sulla questione, ti rendi conto che nel team di lavoro c’è paura di fare di testa propria, alcuni colleghi chiedono costantemente attenzione e approvazione, mentre altri non chiedono mai aiuto, anzi se viene chiesto loro se hanno bisogno di una mano diventano persino aggressivi. In effetti c’è un po’ di lavoro da fare perché il valore della squadra è alto e così facendo non emerge o ne emerge solo una parte.

  2. Sei seduta su di una panchina al parco mentre stai attendendo Luca, un amico. Leggi un libro e chiacchieri con uno scoiattolo. Si in effetti può sembrare un po’ folle come affermazione ma tu sai che vi state comprendendo. Vicino a te si siede una donna piuttosto elegante. Al primo sguardo sembra tutto apposto ma dopo un po’ che si è seduta hai la sensazione che abbia bisogno di mangiare e anche di bere qualcosa e che il suo cuore sia davvero addolorato. Guardandola sembra che sia tutto normale. Nonostante questo le chiedi: “le va di mangiare qualcosa con me? Ho portato del cibo in abbondanza. Dovevo condividerlo con un amico ma so già che non arriverà prima di 45 minuti.” Lei ti guarda e un po’ in imbarazzo ti dice “si grazie mi farebbe piacere mangiare qualcosa”. Così iniziate a mangiare. Lei è silenziosa e sorride dolcemente. Le porgi l’acqua, ti guarda un po’ interrogativa ma non si esprime, la prende e la beve. Anche tu non sai che fare perchè in realtà adesso ti è chiaro cosa sta vivendo questa persona. Vediamo se quando arriva Luca si può ampliare il discorso. Dopo esattamente 45 minuti Luca arriva e ti dice di scusarlo se non ti ha avvertita del ritardo. La sconosciuta questa volta ti guarda davvero incredula… tu alzi le spalle e sorridi.

  3. Hai incontrato, durante un viaggio, un uomo molto singolare. Non sai nemmeno tu come avete iniziato a parlare e gli hai raccontato che stai cercando di avere più riguardi per te stesso perché tendenzialmente sei incline a dare tanto agli altri. Lui ti guarda e sorride. Si scusa e ti dice che non sta ridendo di te ma di come le esperienze di ognuno, la percezione di quelle esperienze, siano diverse. Gli chiedi se ti può spiegare e lui inizia dicendo che tempo fa nel paese dove abita, il fiume ha inondato il paese e alcune famiglie sono rimaste senza nulla. Ti racconta anche che lui non è sempre stato così ma in quel momento ha aperto le porte di casa sua a chi non aveva più casa, e sta ancora provvedendo a chi sta facendo fatica a riprendersi. Sa bene che la sua vita è molto cambiata, ha sacrificato tante cose che prima aveva, ma tornando indietro rifarebbe la stessa cosa e forse anche di più. Gli chiedi perché lo ha fatto. Ti dice che non ha una risposta logica da darti, ma sa l’umanità ha bisogno di imparare a far questo per gli anni a venire per poter vivere in pace e in abbondanza.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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