Chiave Genetica 26

Transito della Chiave Genetica 26

DAL 9 AL 14 DICEMBRE

OMBRA: Orgoglio
L’Ombra della Chiave 26 ha a che fare con l’utilizzo errato e non armonioso della volontà individuale. La paura che vive alla frequenza Ombra ci fa credere che non ci arriverà mai ciò di cui abbiamo bisogno o che sogniamo, se non facciamo qualcosa per ottenerlo. Pura sfiducia nella Vita che si immette nel nostro organismo e ci induce a provare a controllarla o indirizzarla nella direzione che noi desideriamo. L’Ombra di questa Chiave ci dice: se hai abbastanza volontà riuscirai ad avere quello che desideri e gli altri ti riconosceranno come una persona capace e sicura di sé. Al giorno d’oggi, la gerarchia, la competizione e raggiungere l’obiettivo a qualunque costo, sono considerati pregi. Anzi, sono quasi considerati l’unico modo per poter ottenere qualcosa e hanno un’allure positiva nel comune sentire. Per arrivare a comprendere che la Volontà ha due versioni, la nostra e La Volontà, è assolutamente necessario sperimentarlo. La nostra mente fa fatica a comprendere che esiste un modo diverso. La nostra volontà ci porta ad ottenere benefici e riconoscimenti puramente individuali (lo si vede chiaramente nel business), magari a scapito di altri. Quando ci facciamo governare dalla paura utilizziamo le frequenze basse del nostro DNA per controllare le situazioni creando, ad esempio, competizione. In realtà la vera capacità di far avverare le cose funziona in un altro modo. Fisicamente questa Chiave è collegata alla ghianda del Timo e ha impatto sulle nostre difese immunitarie, quindi più ci sforziamo più si abbassano le nostre difese. Per capire se stiamo vivendo l’Ombra di questa Chiave, possiamo chiederci se siamo rilassati o tesi. Scopriremo che rilassarci ci porterà in collegamento con tutte le griglie che sottendono la matrice e riusciremo a scorgere le strade più dirette per arrivare al nostro intento. Soprattutto possiamo arrivarci senza calpestare nessuno e senza utilizzare la forza di volontà imposta, perché la magia di questa Chiave risiede altrove. L’Ombra dell’Orgoglio si collega con l’Ombra della sua partner di programmazione, la Chiave 45 che ha come Ombra il Dominio. La paura di quest’Ombra è quella di essere considerati impotenti, di non essere capaci e di successo. Collegata a questa paura c’è la paura di non avere una identità certa, di non sapere con certezza chi si è, e più profondamente troviamo la paura della non-esistenza. Il paradosso è che più si fa un atto di volontà per determinare chi siamo, più la paura si attorciglia intorno a noi e ci sabota impedendoci di vedere all'opera la magia naturale di cui è capace la 26ma Chiave. L’Ombra della 26ma Chiave ci fa credere che se vogliamo qualcosa dobbiamo forzare la nostra volontà per ottenerla, non possiamo limitarci a volerla, non crede che ciò che vogliamo arrivi a noi naturalmente, come per magia. Invece è proprio questa Chiave che permette di realizzare i sogni sul piano materiale. La sua Ombra ci fa credere che i sogni si realizzano solo mettendo in atto azioni volte ad ottenere ciò che vogliamo. In realtà può funzionare, ma la 26ma Chiave è qui per riconnettersi con un altro tipo di magia, quella collegata a "La Volontà".

Ombra Repressiva - Manipolativa

Queste persone manifestano l’orgoglio attraverso manipolazioni sottili, può essere far sentire gli altri in colpa o parlare in maniera negativa di loro quando non ci sono. Spesso non si rendono nemmeno conto di farlo, ed è proprio qui che sta il problema. Usano l’astuzia per far sentire male gli altri e per farli sentire inferiori. Stiamo parlando di schemi che si muovono partendo da uno stato di paura e come sappiamo la paura crea un campo complesso, e in questo caso l’orgoglio diventa manipolazione.

Ombra Reattiva - Vanagloriosa

Queste persone manifestano il loro orgoglio con un ego smisurato. Vorrebbero essere visti e non si rendono conto che più si mettono in mostra, magari vantandosi di qualcosa, meno vengono apprezzati e riconosciuti. Spesso accade che anziché attirare attenzioni positive attirano gelosia, risentimento e avidità. Quando la rabbia si manifesta crea un campo che allontana le persone.

DONO: Ingegno

Questo Dono ci fa comprendere la differenza tra volontà e intenzione. Se rimaniamo ancorati alla forza di volontà non riusciremo ad attingere al nostro sogno e al nostro proposito più elevato. E così comprendiamo che abbiamo bisogno di entrare in sintonia con il nostro scopo più elevato senza sforzo. C’è bisogno di arresa e ascolto interiore. E quando riusciremo a farlo, anche se all’inizio potrebbe essere solo un leggero sentire, ci renderemo conto che il nostro proposito più elevato è qualcosa che siamo qui ad incarnare dopo esserci entrati in contatto. Non dobbiamo imporre né convincere nessuno a seguire ciò che sentiamo noi. Quando ci arrendiamo, imparando ad ascoltare il nostro intento, potremo notare dei cambi nella nostra condizione fisica, sentiremo più calore, anche a livello emotivo, e le nostre difese immunitarie si rinforzeranno. Ascoltando e rilassandoci attiveremo un cambiamento che si mostrerà anche nella vita quotidiana. Ci accorgeremo che il nostro proposito più elevato si manifesta ovunque, lo mettiamo in atto sempre. Quando lo riconosciamo, entriamo in contatto con un senso di apertura e delicatezza. Ciò accade perché abbiamo prestato ascolto alla nostra vera intenzione. Ascoltare il nostro scopo, ci permette di assorbire, attraverso il corpo, una frequenza luminosa più elevata. Questo innesca un cambiamento spontaneo nel DNA, una “mutazione frameshift”, permettendo così una nuova traduzione del codice genetico e la rivelazione di un codice sottostante, al quale prima non potevano accedere. Il codice del nostro scopo più elevato. Una volta che accediamo a questo codice la nostra vita inizia irreversibilmente a cambiare. Il Dono della Chiave 26 celebra il nostro ego senza giudicarlo e trasforma quello che alla frequenza Ombra è orgoglio, in Ingegno. L’Ingegno creativo ama l’attenzione e ha a che fare con il vendere qualcosa a qualcuno con amore, si tratti di un prodotto, di sé stessi o di una verità. Questo Dono sa utilizzare l’orgoglio e l’ego mettendoli al servizio del nostro scopo più elevato. Sa come rendere ciò che vuole “vendere” appetibile. C’è della naturale astuzia in questo Dono e dopo aver accolto la nostra Ombra e quindi il nostro ego, possiamo utilizzarla per la nostra missione. Qui l’ego non viene demonizzato o cancellato ma visto, accolto e alle volte anche appagato. Così diventa un alleato e ci aiuta a comunicare in modo adatto al nostro interlocutore. Questo Dono sa manipolare la memoria razziale rendendo chi lo possiede capace di utilizzare il linguaggio migliore per farsi comprendere. Ovviamente alle frequenze Ombre la capacità di manipolare può avere terribili conseguenze, perché ricordiamo che è basata sulla paura. Ma alle frequenze di fiducia, parla da uno spazio d’amore che parte dal cuore. Dopo la parola ego, anche la parola manipolazione è condannata all'interno di molti ambiti spirituali e non. Nelle Chiavi Genetiche viene considerata come una forma d’arte molto sottile, come lo è la musica. Una manipolazione che può aiutare a passare dalle frequenze basse a quelle alte. Per poterlo fare lascia che sia l’altro a scegliere se lasciarsi trasportare o rifiutare ciò che viene offerto. Per la Chiave 26 questo è come un gioco, diventa uno strumento nel palcoscenico della Vita indossando l’abito più adatto che in quel momento l’esistenza stessa sta richiedendo.

SIDDHI: Invisibilità

La Siddhi della Chiave 26 che nell’I Ching originale si chiama “La Forza Domatrice del Grande”. Nel Dono lo vediamo come l’atto con cui riusciamo a domare il nostro ego. Se trasferiamo questo alla Siddhi si riferisce ad un processo magico: arrendendosi alla vita aprendole il nostro cuore, attiviamo le funzioni più elevate e sottili della ghiandola pineale che ci connette con la coscienza cosmica. Così permettiamo l’incontro del macrocosmo e microcosmo all’interno del corpo fisico. La Siddhi 26 porta le qualità mercuriali dell’alchimia, il che significa avere la capacità di prendere sembianze diverse in relazione all’ambiente che la circonda, tanto da diventare invisibile. Gli antichi taoisti lo chiamavano “Il grande Campo di Cinabro”, cinabro è l'aspetto mercuriale dell’alchimia. E le qualità del mercurio sono le qualità della 26ma Siddhi. Diventare tutt’uno con l’ambiente fino a diventare Invisibili, adattandosi di volta in volta. Qui siamo in contatto con “La Volontà”. Le persone che portano questa Siddhi non possono essere definite da una sola cosa o incasellate perché sono ovunque. Se tentate di definirle, scompaiono. L’Invisibilità fluttua nel Grande Campo dell’Esistenza dove energia e materia si fondono. Queste sono le persone attraverso le quali Dio sta giocando. Nella Siddhi 26 il gioco è una parte fondamentale. È la Chiave dei burloni, dei mutaforma, da Mago Merlino a Loki, alla Scimmia degli Indù. L’insegnamento è quello di non prendere tutto troppo sul serio, portando le persone alle grandi Verità utilizzando dei trucchi che talvolta possono persino risultare dispettosi. Qui l’ego e le capacità di marketing sono utilizzate per ottenere il divertimento divino. Ogni cosa che fanno ha un unico scopo ed è far comprendere che non c’è nulla di così serio nella Vita come crediamo. Nulla che possa alterare la Coscienza, e che la vita umana è al servizio e da un certo punto di vista priva di senso. Può sembrare un controsenso, ma togliere tutta questa serietà in realtà aiuta ad aumentare la meraviglia e la bellezza della vita. Qui non ci sono scopi, le persone con questa Siddhi non si lasciano impressionare da ciò che gli altri proiettano su di loro, non cercano l’illuminazione né di essere influenti. Sfidano le leggi a cui gli umani si attaccano e lo fanno solo perchè possono farlo. Dato che la mente non riesce a decifrarlo, dà alle persone due opportunità: rifiutarli o ridere insieme a loro. Ridere è la vera eredità della Chiave 26.

Esempi pratici:

  1. Hai deciso che quel progetto di cui hai fatto cenno all'ultima riunione si deve per forza realizzare. Sono due mesi che non vedi nient’altro che quel progetto e ti ci stai dedicando anima e corpo. Ci stai mettendo tutta l’energia che hai. Pian piano sei riuscito a convincere anche altri tuoi colleghi che adesso ti stanno aiutando. Certo hai dovuto adularli un po’ ma ha funzionato. E per chi non funzionava l’adulazione hai fatto leva sul senso di colpa. Sai che forse hai esagerato un po’ ma per te portare a termine il progetto è importante. Pian piano sta prendendo corpo il progetto al quale, in azienda, venivano date 0 possibilità di essere realizzato. L’hai presa sul personale come una competizione da vincere. Hai deciso che lo vuoi fare e sai bene che non c’è nulla e nessuno che te lo impedirà. Certo sei affaticato e ti senti molto stanco ma la tua forza di volontà sarà premiata. Confidando che questa volta il merito di questa grande opera verrà riconosciuto a te.

  2. “Cosa ti sei inventata questa volta?” ti chiede la tua migliore migliore amica. E tu le rispondi “in che senso?” sorridendo assolutamente fiera e felice. “Dai lo sai, uno dei tuoi trucchetti per farmi comprendere delle cose che altrimenti non comprenderei mai”. Ovviamente le dici che non metti in atto nessun trucchetto, figuriamoci se tu utilizzi questi mezzucci per convincerla di qualcosa ;) Sei seduta sulla tua poltrona preferita e sorridi guardandola, la tua amica ti dice che sembri un gatto che sta studiando un piano. Sorridete entrambe. Tu sai che non hai proprio dei modi tradizionali per far comprendere le cose alle persone. Sai anche che non a tutti piacciono i tuoi metodi. “Su dai dimmi cosa hai in mente questa volta”, e tu le dici “Ok, facciamo un gioco”...

    “Oh madre santa quando inizi così tremo…però ci sto…giochiamo, da cosa iniziamo?”, “per oggi pomeriggio ho ideato un percorso di shopping”. La tua amica prova a contestare dicendo che il suo problema sono proprio i soldi e tu la porti a fare shopping, ma che senso ha? Poi guardando la tua espressione ride e ti dice “Ok, si parte, giochiamo”. Tu lo sai che sembra tutto assurdo e inspiegabile ma sai anche anche che funzionerà. Come lo sai? Lo sai e basta…

  3. Da sempre osservi con grande curiosità una tua vicina di casa alquanto strana… ti dà la sensazione di qualcuno che non può essere definito con sicurezza. Quasi sempre è di buon umore e sembra scherzare su tutto. La incontri al bar e vi mettete a parlare. Le spieghi che non sai cosa fare nel tuo lavoro e le parli per quasi un’ora. Lei ti dice che ti comprende e che ha un suggerimento se ti va di accettarlo. Le dici di sì anche se hai la sensazione che ti stia prendendo in giro, ma è solo una sensazione. Ti richiede se sei sicura di accettare un suo suggerimento e dopo che lei hai ridetto di si, ti da un indirizzo e ti dice che li stanno per iniziare un corso molto serio e importante, utile a chiarirti le idee sul tema lavorativo che hai portato. Ti dice anche: “dato che hai accettato telefono io per prenotarti il posto così basta che tu ti metti in macchina e ti dirigi a lezione. Mi raccomando porta il quaderno e la penna”. Così parti e dopo tre ore di macchina arrivi all’indirizzo che ti ha dato. Un bel posto, ci sono più corsi contemporaneamente. Cerchi il tuo nome nel corso di “organizzazione dei gruppi” e non c’è, e non c’è nemmeno negli altri corsi. Un po’ arrabbiata e un po’ stranita senti la voce di una donna che ti dice “credo stia cercando il corso di tango, prego venga da questa parte”. Un corso di tango??? Ma è impazzita? Io odio ballare… Così la chiami e quando ti risponde ti dice che prima di dire qualsiasi cosa fai il corso e poi ne parlate. Non sai nemmeno tu come è accaduto, sai di aver compreso un sacco di cose del tuo problema al lavoro senza nemmeno parlarne. Sono le 22 e le scrivi un messaggio: “grazie mi è stato utile". E lei ti risponde: “non avevo dubbi, grazie per esserti fidata :)”.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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