Chiave Genetica 32

Transito della Chiave Genetica 32

DAL 14 AL 19 OTTOBRE

OMBRA: Fallimento
Quest’Ombra è radicata nella paura di fallire. È una paura presente nel nostro DNA ed è collegata alla paura del collettivo di non riuscire a sopravvivere. Nell’antichità abbiamo imparato che in gruppo c’è più garanzia di sopravvivenza, soprattutto in un gruppo formato da persone con abilità differenti. Anche la paura di non riuscire a tramandare biologicamente la propria famiglia fa parte di quest’Ombra. La donna ha paura di non trovare un compagno con cui poter avere dei figli e l’uomo teme di essere sterile. Oggi tutte queste paure vengono proiettate sul denaro e la paura di fallire è profondamente connessa ai soldi. La nostra mente ci dice che più soldi avremo e minore sarà la possibilità di fallire. Questo ci spinge a competere. La competizione non è di per sé sbagliata, ma se basata sulla paura, non importa quanto successo avremo, vivremo in modo egoistico, rinchiudendoci nei nostri piccoli gruppi o clan. Abbiamo bisogno di aprire lo sguardo, vedere che questa paura ha permesso alla specie di evolversi, ma se le lasciamo condizionare la nostra vita ci porterà all’estinzione. Essere coscienti che esiste questa paura al nostro interno ci permetterà di non reagire a ciò che accade, ma di comprendere che possiamo guardare al fallimento o al successo in un’ottica più ampia. Chi è riuscito ad abbandonarsi a questa visione ha sicuramente fatto l’esperienza che quando si ha bisogno del denaro, il denaro puntualmente arriva. Il denaro ci sta aiutando ad imparare la lezione del lasciar andare la paura. È un vero e proprio maestro zen. Abbiamo l’opportunità di utilizzarlo come manifestazione della nostra capacità di arrenderci a qualcosa di più grande di noi. La 32ma Chiave, insieme alla sua partner di programmazione, la 42ma Chiave, Ombra della Aspettativa, riescono a tenerci nelle frequenze Ombra e non ci permettono di lasciar andare la paura. Ci portano a mantenere lo sguardo sulle nostre vite, al massimo sulle vite delle persone che appartengono al nostro clan, e su quanto denaro abbiamo o vogliamo per essere al sicuro.

Ombra Repressiva - Fondamentalista

Queste persone mostrano un carattere molto severo, manifestando così l’energia di contrazione che esprime quest’Ombra. Spesso privano sé stesse del sostegno degli altri e vivono in una modalità soffocante, isolandosi dal resto del mondo e creando piccoli gruppi chiusi perché tutto ciò che è diverso da loro li porta in uno stato di paranoia.

Ombra Reattiva - Sconnessa

Queste persone hanno perduto il contatto con il flusso della vita e ciò genera in loro una rabbia che li porta a pensare che non ci si possa affidare a niente e nessuno. Questo pensiero porta con sé uno schema di autodistruzione. Sentirsi così scollegati dalla vita, ci spinge a prendere decisioni che possono danneggiarci anche a livello fisico. Decidendo da questo spazio vengono private dell’energia vitale e si sentono sole e isolate.

DONO: Conservazione

Il Dono di questa Chiave ha a che fare con il mantenere in vita le cose, con il riuscire a guardare al di là del nostro piccolo mondo e superare così l’egoismo. Ma c’è qualcosa di più speciale… questo Dono ci aiuta a comprendere cosa va mantenuto in vita e cosa non è più funzionale. Ma soprattutto sa su cosa investire per un futuro prospero. Qui troviamo il fiuto per gli affari. Ad esempio potrebbe farci rinunciare a qualcosa che al momento sembra vantaggioso, ma che alla lunga risulterà non esserlo. O ci guida nell’investire in qualcosa che potrebbe non sembrare solido, ma che alla fine porterà benefici per tutti. Questo Dono ha la capacità di trovare l’equilibrio tra ciò che va conservato e ciò che va cambiato, tra la moderazione e il rischio. Chi lo vive sa che il successo si basa sull’avere dei principi inamovibili ma anche sulla capacità di rivoluzionare, aggiornare, espandere ciò che era l’investimento iniziale. La parabola dei Talenti del Nuovo Testamento lo descrive molto bene. Questo Dono ci insegna che solo ciò che è in grado di adattarsi può rimanere in vita e prosperare. Questo Dono ha a che fare con la conservazione della vita, non con l’autoconservazione. Ciò che ha funzionato nel passato, va conservato e portato nel futuro. Le persone che hanno nel profilo questa Chiave sono ben collegate ai ritmi e alle stagioni della natura. Riconoscono istintivamente ciò che sta terminando il suo ciclo. Sono in grado di sapere se vale la pena di curare ciò che sta morendo o se è il momento di lasciarlo andare perché non più utile all’espansione. Sanno come conservare ciò che è forte per far crescere i nuovi innesti. Il nostro mondo si appoggia molto sull’Ombra della Chiave 32. Abbiamo paura della morte e del fallimento. Man mano che ci allineiamo alla natura, riusciamo a comprendere come muoverci in armonia con i suoi ritmi, i quali ci permetteranno di prosperare. Riusciremo ad innescare il nuovo, le nuove tecnologie, sulla base della vecchia saggezza e questo porterà ad una vera trascendenza e prosperità. Questa Chiave ci permette di essere conservatori o progressisti a seconda di ciò che è maggiormente necessario in una determinata situazione. Per quanto riguarda le relazioni, chi possiede questo Dono sa istintivamente chi potrebbe essere un buon alleato e chi no. Riescono a riconoscere le gerarchie e come si svilupperanno le relazioni tra le persone. Sono ottime risorse all’interno di gruppi, aziende o comunità. Per “Conservare” solo ciò che è forte e funziona, c’è bisogno di Distacco, che è il Dono della 42ma Chiave. Distacco per poter valutare con chiarezza la situazione. Queste persone hanno nelle loro mani il futuro del pianeta e se non trascendono la paura del fallimento e l’egoismo che ne consegue, tutta l’umanità si troverà in pericolo. Il mondo moderno si basa molto sulla paura di fallire e ovviamente sulla paura della morte. Quando ci accorgeremo che possiamo cogliere i ritmi naturali come insegnamenti per lo sviluppo e l’evoluzione avremo sicuramente meno paura. E non appena ci lasceremo la paura alle spalle diventeremo difensori e custodi del nostro pianeta.

SIDDHI: Venerazione

Questa Siddhi ci ricorda come il servizio al tutto e all’umanità sono espressioni dell’Amore. Man mano che nelle nostre varie vite abbiamo dimostrato coerenza e costanza verso la missione che siamo chiamati a portare, abbiamo via via bruciato i vari strati di Karma che si erano accumulati all’interno del nostro DNA. Il potere del servizio, di essere al servizio non va mai sottovalutato. Questo processo di trasformazione del karma, ci porterà pian piano a percepire che qualcosa di grande sta per accadere. La vita diverrà piena di segnali e potremmo percepire la speranza che arriva appena prima che il nostro grande sogno si avveri. Sarà qui che si presenteranno le sfide più complesse, ma questo non ci impedirà di sentire la chiamata al servizio. Il Processo biochimico avvenuto al nostro interno riesce a portare alla luce la Siddhi. La Venerazione è tutto ciò che rimane quando abbiamo riconosciuto il nostro posto all’interno del grande disegno che è la vita e non abbiamo più paura. Riuscire a vedere tutto così com’è e coglierne la bellezza e l’interdipendenza ci avvicina al tutto; dalla più grande forma di vita alla più piccola. Questa è la Venerazione. La Venerazione va anche oltre l’Anima. Questa Siddhi si poggia su chi è venuto prima e aiuterà chi verrà dopo ad ascendere. Venerare significa riconoscere che anche la più piccola cosa ci ha permesso di arrivare dove siamo. Si può cogliere l’interdipendenza di tutte le forme di vita e sentire per questo meraviglia. La Venerazione parla di rispetto e gratitudine per tutti gli esseri che ci hanno preceduti e di tutti gli aspetti della Coscienza Unica.

Esempi pratici:

  1. Pronto chi parla? Dall’altro capo del telefono c’è una tua collega che, lo sai già, sta per chiederti di non condividere le tue nuove idee nel gruppo di lavoro perché sicuramente porterai sconvolgimento, sovvertimento delle tradizioni e farai andare tutto male, fino al rischio di fallire. E questo non si fa! Ci si deve comportare come si è sempre fatto e mantenere le cose come sono. L’hai già vista chiudersi in una rigidità degna di una fortezza medievale. Hai già sentito la paura che la pervade quando si mette in campo l’ipotesi di qualcosa di innovativo. Sai che è più forte di lei. Fa così su tutto. Un posto nuovo dove mangiare, un corso diverso dal solito, un negozio o delle persone che non conoscete. Non si fa e basta. Le idee a cui fa riferimento parlano di allargare il gruppo di lavoro creando una collaborazione con dei partner molto interessanti che consideri all'avanguardia e che secondo te possono aiutarvi nello sviluppo del progetto. Quando lo hai detto per la prima volta lei ha ribattuto che se pensi che le soluzioni possano arrivare dall’aiuto di altri sei una povera illusa. È fermamente convinta che per riuscire a fare qualcosa bisogna arrangiarsi da soli. L’altra volta le avevi risposto che comprendevi il suo punto di vista, ma tutto è esperienza e anche se sbagliavate magari potevate imparare qualcosa che vi avrebbe fatto fare un salto di qualità nel prossimo tentativo. Ti aveva dato della sovversiva e non ti aveva rivolto più la parola per settimane. Ora, fai un bel respiro e rispondi: ciao a te, dimmi tutto!

  2. Con degli amici, tre anni or sono, hai aperto una pasticceria. I tuoi genitori all’epoca, erano rimasti un po’ sorpresi perché si aspettavano che saresti andato a lavorare all’estero. E invece hai deciso di rimanere in Italia e aprire qualcosa che ha a che fare con il cibo. Il cibo perché, come diceva la nonna, se non fai proprio delle cose immangiabili, ti porterà sempre dei clienti. La tua idea era proprio quella di utilizzare le ricette di tua nonna e delle nonne dei tuoi amici. In due versioni, una esattamente come la facevano loro e una in una versione rivisitata in chiave odierna. Non pensavi ovviamente di utilizzarle tutte, ma solo quelle che ricordavi strepitose. Eri molto fiero della collaborazione con i tuoi amici perchè, non sai nemmeno tu bene come, sapevi che questa alleanza sarebbe stata fruttuosa per tutti. Scorgevi già le infinite possibilità che la collaborazione avrebbe potuto avere. A distanza di tre anni i fatti ti hanno dato ragione e le tue dolci creazioni sono vendute anche in altre città. Le cose stanno andando bene, meglio del previsto. Molta gioia e prosperità per tutte le persone coinvolte nel progetto. L’esperienza continua. Una cosa che diceva sempre la nonna era: mi raccomando non fare mai i passi più lunghi delle gambe. Donna saggia con un talento speciale nel preparare i dolci. Tu lo sapevi, ma adesso lo sanno anche tante altre persone.

  3. Sei andato in un museo che non avevi mai visitato. Non sapevi che si può fare richiesta per dipingere una o più opere che sono esposte. Ne vieni a conoscenza quando, entrando in una sala molto ben illuminata, vedi un uomo che sta dipingendo di fronte ad un quadro. Il primo impatto è strano, credi stiano girando un film, ma guardandoti intorno non vedi nessuna troupe. Guardi le tele esposte e poi ti accosti a quella che l’uomo sta riproducendo. Avvicinandoti vedi che non la sta rifacendo totalmente uguale. Sta rappresentando una collina sulla quale c’è un sentiero che porta alla sommità. Nel quadro originale ci sono persone che salgono e che scendono. Nel suo quadro ci sono le persone ma ci ha aggiunto animali, fiori, rocce e alberi. Si gira a guardarti con aria interrogativa. Lui sorride e inizia a farti una domanda: ti va di dirmi chi sono le persone che hanno maggiormente influito nella tua crescita? Tu inizi a rispondere e fai una lista. Lui continua con un’altra domanda: senti che nessun altro ti ha in qualche modo aiutato ad arrivare fino a qui? Ti vede un po’ pensieroso e ti chiede: hai mai avuto un gatto? Tu rispondi di si e inizi a comprendere. Poi ti chiede se c’è un luogo che ricordi con particolare gioia. Si, c’è e ricordi anche il mazzo di fiori acquistato per la tua fidanzata, il pallone da basket che ti hanno regalato quando eri piccolo, la prima bicicletta e tanto altro. L’uomo ti guarda e vede che hai compreso perfettamente. Non avevi mai pensato alla tua vita in quel modo, vedere tutta la bellezza di quella sequenza di persone, luoghi, fatti che hanno contribuito a renderti la persona che sei oggi ti porta in una stato di gratitudine e reverenza per la vita molto profondo, non lo avevi provato mai. In realtà fai anche fatica ad allontanarti perchè li si sta davvero bene. Il pittore si gira ancora una volta e ti rassicura dicendoti di andare e continuare a vivere al meglio onorando ciò che ti ha reso chi sei. Alla lista hai aggiunto anche il museo e il pittore.

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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