Chiave Genetica 43

Transito della Chiave Genetica 43

DAL 11 AL 16 NOVEMBRE

OMBRA: Sordità
L’Ombra di questa Chiave parla di Sordità, di non essere in grado di ascoltare ciò che accade al nostro interno. I temi importanti che troviamo nella Chiave 43 sono l’acustica e l’ascolto interiore. Il campo delle Ombre collettivo genera un rumore che possiamo definire assordante e che sicuramente non è d’aiuto per ascoltarsi. Ma per permettere al Dono di manifestarsi, necessitiamo di un po’ di tranquillità al nostro interno. Una mente in continuo lavorio ci porta lontano dall’ascolto di noi stessi e di tutto ciò che ci circonda, e lo fa perché non ama vivere in un ambiente incerto, dove tutto fluttua e alle volte cambia improvvisamente. Questa Chiave ci ricorda che nella vita degli esseri umani esiste un processo evolutivo suddiviso in tre fasi ben specifiche: 1. Sopravvivenza 2. Servizio 3. Resa . Alla frequenza Ombra (che possiamo identificare come “Sopravvivenza”) non accettiamo di non poter controllare la vita e nemmeno ciò che sentiamo internamente. La mente cerca di creare un senso di stabilità e sicurezza. Questa Chiave ha a che fare con il progresso della coscienza che si manifesta nella forma. In realtà alla frequenza Ombra non esiste nulla che ci può far sentire al sicuro. In occidente non viviamo più in uno stato di allerta riguardo la sopravvivenza, eppure la paura non è svanita ma si sta manifestando con altre forme. L’Ombra della Chiave 43 ci spinge ad essere sempre più efficienti per poi scoprire che in realtà stiamo ancora cercando la sicurezza e la felicità che durino per sempre. Scoprendo che non è possibile, questo ci costringe a guardarci dentro e vedere cosa ci sta muovendo per poi imparare a prendercene cura. L’Ombra è al servizio dell’evoluzione. Quest’Ombra ha impatto a livello individuale, sente interesse ad eliminare l’incertezza personale, ad avere abbastanza denaro per poter star meglio personalmente, oppure far star bene il proprio corpo o ad avere uno stile di vita che faccia sentire bene la persona. Si procede guardando sé stessi non il collettivo. Facciamo cose anziché ascoltare come stiamo. Ed è per questo che cerchiamo una relazione perfetta, uno stile di vita che ci faccia sentire bene o il perfezionamento del nostro corpo. Ma anche questo non funziona. Al giorno d’oggi non c’è posto per la pazienza e per il mistero, pare si debba conoscere tutto e subito: chi siamo e cosa siamo venuti a fare sulla terra… il tutto senza ascoltarsi profondamente. Per ascoltarsi veramente, per captare il battito della Vita, c’è bisogno di pace e silenzio. E più spingiamo per cambiare, per uscire da uno stato che non ci piace, meno riusciamo a cambiare. In realtà è tutto un viaggio all’insegna della scoperta. Il nome originale dell’esagramma I Ching è Rivelazione. Le Rivelazioni sono sporadiche e non controllabili. La paura della Chiave 43 è di essere rifiutato dalla società, e nel momento in cui ci rendiamo conto di esserci lasciati assordare dalle richieste esterne del collettivo e di averle seguite, inizia il processo verso la ribellione.

Ombra Repressiva - Preoccupata

Queste persone cercano di avere sempre da fare, anche mentalmente, per non sentire la preoccupazione. Chiaramente non funziona. Le preoccupazioni per l’Ombra della Chiave 43 si fondano sulla paura di non sentirsi adeguato a ciò che la vita richiede e quindi essere respinto ed emarginato. Questa paura spingerà la persona a provare a raggiungere un traguardo importante che possa calmare questa sensazione, ma come ormai abbiamo imparato, solo osservando la paura e dandole attenzione possiamo non farci sopraffare da essa.

Ombra Reattiva - Rumorosa

Queste persone tendono a parlare continuamente. Se per l’Ombra repressiva il rumore è nella mente, qui si trasferisce all’esterno con le parole. Inconsciamente provano a placare ciò che sentono al loro interno con il rumore delle parole. Hanno bisogno di essere viste e ascoltate ma poiché non sono in contatto con se stesse le cose che dicono possono risultare vuote, ottenendola di essere rifiutate e non comprese. Questa dinamica di incomprensione può scatenare una rabbia molto forte che può essere scaricata sulle persone vicine o sulla società.

DONO: Lampo di Genio

Attraverso questo Dono nasce lo spirito del ribelle. Quando usciamo dalla fase di pura sopravvivenza (Ombra) si risveglia la nostra creatività ed entriamo nella fase del servizio (Dono). E il servizio che porta la Chiave 43 è la ribellione. E lo fa attraverso il lampo di Genio che porta la nostra vita ad essere spontanea, imprevedibile e alle volte anche un po’ pericolosa. Uno spirito ribelle non è ben accetto da una società che vive prevalentemente nelle frequenza Ombra. La società non tollera ciò che non può essere controllato. Lo spirito di un ribelle, e in realtà dell’essere umano, è romantico, appassionato e sfrontato, in realtà gli esseri umani sono così nella loro essenza ma oggi queste caratteristiche vengono considerate pericolose per lo status quo. Un ribelle porterà il suo servizio al tutto ispirando le altre persone ad avere il coraggio di essere sé stessi. I ribelli in realtà sono molto considerati quando si tratta di letteratura o film, ma nella vita quotidiana, quelli che chiamiamo ribelli o eroi e eroine, non sono poi così tanto amati. Ciò che nell’Ombra è sordità interiore, ora diventa non ascoltare quello che gli altri vogliono da noi e dare ascolto solo la voce al nostro interno, costi quel che costi. Quando accade è inaspettato. Porta un senso di libertà interiore perché percepiamo un collegamento più ampio con la consapevolezza. Chi utilizza questo Dono, porta un servizio non solo all’individuo ma nel tempo anche alla collettività. Il servizio è la ribellione al sistema, la ribellione alle richieste. Se ogni tanto non si scuote il sistema, diventa stagnante. La prima regola di un ribelle è: avere assoluta fiducia nella propria voce interiore, senza pensare alle conseguenze. Il ribelle di questo Dono non è un reazionario o qualcuno che vuole distruggere, ma è un essere umano altamente creativo che aprirà nuove strade senza curarsi troppo di dove condurranno. Pian piano scoprirà che dentro di sé c'è un enorme senso di fiducia nella vita e nei suoi misteri, perché quando sarà il momento verranno rivelati dall’interno. Ciò che possiamo fare è predisporci all’arrivo di questo lampo di genio, creando un ambiente rilassato e “settato” sul bello e l’essenziale. Via via scoprirete che si diventa più contemplativi e i ritmi rallentano. Il Lampo di Genio è come un flusso di coscienza che attraversa tutte le cellule dell’organismo. In Giappone lo definiscono Satori: una Rivelazione improvvisa che viene da dentro. E le persone che lo manifestano sono molto profonde e allo stesso tempo molto umili, calme e accessibili a tutti. Questo Dono ha a che fare con il tempismo, il tempismo della vita, un terreno in cui amore e destino danzano insieme. Amare in modo totale ci aiuta a vedere le geometrie che ci sono nel cosmo. E a questo punto vedremo come lo stesso cosmo vive i suoi miti attraverso la nostra vita. Come il destino abbia una sua forza che solo a livello Siddhico viene trascesa.

SIDDHI: Epifania

La libertà individuale sembra essere parte integrante dell’evoluzione del nostro pianeta. La società si è strutturata in modo tale da permetterci di riflettere sul significato della vita. Attraverso il Lampo di Genio, la Rivelazione, vedremo che siamo esseri spirituali. Lo Spirito ribelle che si attiva, permette al nostro DNA di allinearsi alle frequenze più elevate. Dalla verità collettiva passeremo a quella individuale. L’Epifania (manifestazione interiore) riguarda la resa interiore alla coscienza di essere spirito oltre che materia. Quando smettiamo di forzare la ricerca e ci arrendiamo, riusciamo a vedere che quello che cercavamo era già lì. Chi ha vissuto questa esperienza, lo ha fatto in modi diversi.

L’epifania la troviamo anche nella simbologia Cristiana. Tre Magi con i doni che seguono una stella per arrivare a Cristo. Ci sono tante interpretazioni e vi invitiamo ad approfondire. La Chiave 43 si rivolge alla paura del rifiuto, porta unione, cancella i confini e le distanze che separano i popoli. Epifania è un’apertura e un'accettazione nei confronti degli altri, è lo spirito dell’amichevolezza. A livello individuale ci fa vedere cosa si cela oltre gli ingranaggi dell’universo e della mente umana, e ci mostra che siamo ciò che siamo e nulla può negare questo. Le persone che sperimentano questa Siddhi sanno che nessuna esperienza può cambiare ciò che sono, quindi parlano e si muovono come meglio credono, spesso non rispettando le aspettative che le persone hanno su di loro. Spesso vengono additati come folli. La Siddhi 43 ci dice che non sappiamo nulla in realtà e questo ci rende leggeri e collegati solo alla meraviglia e alla gioia, sordi solo a ciò che non è divino.

Esempi pratici:

  1. Ci hai provato tante volte, ma il direttore del tuo ufficio sembra non capisca le cose e le parole, che dici. Prima di tutto è una fortuna trovarlo libero perché è sempre indaffarato in milioni di cose. Certo il suo è un lavoro di responsabilità ma lui si occupa di tutto. E, cosa davvero più unica che rara, sembra settato su una sola frequenza d’umore, e così se lo dovessi descrivere diresti che è serio e infastidito. Pare non conosca altre sfumature emozionali. È costantemente preoccupato della sua personale posizione lavorativa. E dulcis in fundo, tu gli parli ma sembra che le tue parole non le senta, addirittura alle volte ti risponde cose che nemmeno riguardano la tematica che gli hai sottoposto. Oggi ci riproverai. Hai un problema da risolvere ma se anche oggi non comprenderà di cosa hai bisogno potrebbe accadere come la scorsa volta… anziché risolvere la situazione per il meglio, la situazione diventerà ancora più complessa.

  2. JeanMichel giocava a rugby quando lo hai conosciuto. Siete diventati amici dopo 5 minuti che stavate parlando. Affrontavate temi semplici tipo: che senso ha la vita, cosa sono venuto a fare sulla terra, cose così... Stavate passeggiando per Venezia e lui ha raccolto un mazzetto di violette da un secchiello posto sulla porta di un chiosco di fiori e si è messo a recitare una poesia di Prévert. Che tipo! Stava per essere selezionato per giocare in una squadra importante ma lui.. abbandona tutto per aprire un negozio di fiori a Parigi. Ti dice che i suoi genitori e il suo allenatore sono disperati. I genitori un po’ di più perchè, ti racconta, è sempre stato così fin da piccolo. Tutti intorno a lui pensano che sia matto, completamente fuori di testa. Ma si può abbandonare un contratto del genere per aprire una fioreria? Si può, e lo fa. Apre la fioreria e riesce in poco tempo a diventare un personaggio piuttosto famoso a Parigi. Molte persone quando parlano di lui dicono: “in effetti è un po’ matto ma quando lo vedo lavorare e lo sento parlare mi dico che se ce l’ha fatta lui forse anch’io potrei alrealizzare ciò che amo profondamente”. Questa è la bellezza di JM.

  3. Sei partita con un gruppo di persone per andare a conoscere un uomo che si dice abbia raggiunto uno stato spirituale molto elevato. Mentre siete in macchina vi scambiate delle idee su come sarà questa persona, come vi accoglierà e ognuno di voi ha la sua idea. Avete anche fatto una piccola scommessa, chi indovina paga la cena a tutti. Quando arrivate di fronte alla sua casa, che immaginavate una specie di convento, subito comprendete che nessuno di voi vincerà la scommessa. Può riportare alla mente tante cose ma non certo qualcosa di serio. Stessa cosa si può dire di quell’uomo. Gentile e divertente, si sta preparando per un torneo di bocce e la festa che faranno dopo il torneo. Vi chiede come mai siete andati a trovarlo e voi glielo dite. Così vi domanda: “siete delusi?”, date risposte diverse ma in sostanza si possono sintetizzare in: “no, non siamo delusi ma meravigliati, sorpresi” e lui dice: “fantastico questo è tutto ciò che vi serve nella vita”, sorride e vi invita alla gara di bocce e alla cena post torneo e voi accettate con gran piacere. Vi siete resi conto che tutto ciò che pensavate di quell’uomo non è vero. Un po’ scioccante ma, diversamente dal solito, esservi sbagliati aver visto di non sapere proprio nulla, non vi sembra un gran problema. Anzi…

Inspired by « The Gene Keys » di Richard Rudd
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